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Per esempio

Educare

I giovani, per esempio, che siano i propri figli o meno, vanno educati dando l’esempio.

Sono convinto che questo sia vero. Come sono convinto che i giovani seguano ed imitino gli adulti ed i padri.

Allora penso, e quando penso, mi rendo conto di tante cose che prima neppure pensavo.


Questo mi da ancor più da pensare e riesco di entrare in un circolo (vizioso) da cui è difficile uscire. Allora smetto di pensare e scrivo, così da fissare le poche idee (buone) che mi sono venute.

Se l’esempio è importante nella formazione dei giovani, se è importante in senso più generale, dovremmo sempre darlo buono. Anzi se riuscissimo in questo proposito il mondo dovrebbe essere perfetto. Ma il mondo non è il migliore possibile, ci sono tante cose che non vanno, quindi non diamo sempre, forse non lo diamo mai, un buon esempio.

Ma come? Come è possibile che non sia così? Chi non riesce a dare il buon esempio?

E’ difficile dirlo, ritengo che a domanda diretta tutti risponderemmo “io cerco sempre di dare il buon esempio, io cerco sempre di comportarmi bene”. Ma non lo facciamo, perché?

Per esempio

Ad esempio il presidente degli stati uniti d’America, la persona più influente al mondo, se si esclude il Papa.

Lui e tutti i presidenti USA prima di lui, quale esempio hanno dato?

Hanno sempre mostrato che mentire conviene, anche in America, negli Stati Uniti, un paese che è risaputo non tollera le menzogne, per esempio:

Secondo George H. W. Bush, 41° presidente degli stati uniti d’America, Saddam Hussein, leader e dittatore Iracheno, avrebbe avuto armi di distruzione di massa e le avrebbe impiegate contro la popolazione civile. Avrebbe anche sostenuto e foraggiato organizzazioni terroristiche internazionali.

Non era vero, ma Saddam Hussein è morto e gli USA dominano la regione.

Donald Trump ha chiesto al presidente Ucraino Volodymyr Zelens’kyj di indagare sul suo più forte concorrente Joe Biden ( e sul figlio Hunter Biden) per squalificarlo di fronte agli elettori delle ultime presidenziali USA.

Non era vero, Trump è stato eletto 46° presidente degli Stati Uniti d’America.

Ma se questo è l’esempio…

Ceppoduro

Grande

Grande Presidente Conte

Grande.

Anche nella giornata peggiore, quella in cui ha dovuto dichiarare che ha fallito, è stato grande.

Piccolo Salvini.

Anche nella sua giornata migliore, quella in cui a fatto dimettere il presidente del consiglio dell’unico governo serio d’Italia da molti decenni, si è mostrato piccolo.

http://webtv.senato.it/video/showVideo.html?seduta=146&leg=18&xmid=2601

Conte ha parlato alle camere, ha rammentato le cose importanti, quelle fatte dal governo che ha presieduto, senza esagerare, con serietà.

Conte ha tirato le orecchie a Salvini come farebbe un buon padre con suo figlio. E proprio un figlio adolescente sembrava l’altro, seduto alla sua destra che, inebetito, faceva le faccine, storcendo la bocca o annuendo o dissentendo a seconda della parte che prendeva dal suo capo.

Ah, l’abitudine

Salvini non era abituato.

Forse mai nessuno prima gli aveva dato una sciacquata di capo in pubblico.

Sembrava bastonato.

Eppure son queste le cose che ti aiutano a capire la vita.

Se fai una cazzata ci deve essere qualcuno, che ti vuole bene, che vuole il tuo bene, che te lo dice.
Conte grande padre, grande amico.

Una bella fetta di merda aiuta a capire, a migliorare.

Ma Salvini non sembra averne giovato di questa bella parte, presa da Conte, ha farfugliato qualcosa nel suo tempo di dibattito, senza dire nulla. Senza nemmeno ammettere che lui ha voluto la crisi.

Certo dopo gli ultimi successi elettorali locali ed Europei vuole fare lo stesso in Italia. Vuole fare il pieno, vuole pieni poteri.

Attenzione

Quando si va per darle è bene portar con se anche un sacco per prenderle.

Lo avevamo detto che il governo naturale in questa legislatura doveva essere fatto col PD. Purtroppo il PD, lo abbiamo sentito nel dibattito parlamentare sulle dichiarazioni di Conte, è sempre renziano, è sempre in coma, in catalessi, in tilt. Sono tutti stonati, non so ancora da quale sostanza ma, come Salvini, non capiscono, non capiscono che succede.

Succede che Conte lascia, peccato. Non è disposto a fare il burattino. Non gli interessa del posto, della poltrona, da cui ancora i leghisti di governo non si sono dimessi, lui si è dimesso subito.

Grande.

Una persona seria.
In un mondo di pagliacci ben pagati.

L’Italia, si qui, ha avuto due grandi Presidenti:
Sandro Pertini, presidente della Repubblica.
Giuseppe Conte, Presidente del Consiglio dei Ministri.

Il resto… così piccino e così meschino.

Grazie Sandro.

Grazie Giuseppe.

Ceppoduro

Volevo dirvi

Volevo dirvi

Volevo dirvi che non dovete farvi fregare. Vi volevo spiegare una cosa che non dicono. Per farvi schierare, schierare contro.

Ecco, si può far politica per tanti motivi, ma si dovrebbe farla solo per servizio, servizio ai cittadini, alla comunità.

Come il servizio militare serviva a garantire sicurezza e difesa dei confini patrii, la politica dovrebbe essere un servizio a difesa della democrazia, un servizio per gestire i beni pubblici e redistribuirli equamente.

Molti vedono la carriera politica come un successo, un innalzamento economico e sociale personale. A questo servono le professioni e la politica non dovrebbe essere o diventare mai professione. Deve restare un servizio, prestato per poco. Ed un servizio non dovrebbe essere retribuito, dovrebbero essere rimborsate solo le spese.

Volevo dirvi

Che alle lezioni non si partecipa per vincere, si partecipa per illustrare il servizio che si vuole offrire alla nazione o all’Europa, da quando votiamo anche per quel parlamento.

Il cittadino, informato, sceglie quale proposta, programma, idea promuovere. E da mandato ai proponenti di realizzarlo in cinque anni di lavoro, duro e malpagato.

Le elezioni non si perdono, quindi, le elezioni si possono solo vincere ricevendo il consenso di chi lo esprime partecipandovi.

Volevo dirvi dei partiti

La Lega, che ha raccolto i maggiori consensi alle elezioni europee, deve impegnarsi a far rispettare in Europa le idee che ha espresso durante la campagna elettorale per le Europee. La Lega deve lavorare sodo in Europa, per cambiare il parlamento Europeo e la politica continentale. Come ha detto di voler fare.

I Cinque Stelle hanno vinto le elezioni politiche Italiane, e non potendo governare da soli e si sono accordati con la Lega. Entrambi devono impegnarsi nella politica Italiana. Secondo quanto presentato nei loro programmi elettorali per le politiche e quanto concordato nel patto di governo.

Non gettino soldi in opere inutili, non li regalino a chi non ne ha diritto, non usino le loro poltrone per aumentare il loro potere od il loro patrimonio personale o di gruppo.

Quando torneranno al loro mestiere non devono essere più ricchi di prima, semmai più poveri, se prima erano già abbastanza benestanti.

Non abbiamo bisogno

Di esperti della politica, abbiamo bisogno di gente onesta e competente nei settori da dove provengono. Certo per effettuare al meglio il loro mandato devono impegnarsi al massimo, chiedere, ascoltare e studiare.

Dopo aver servito l’Italia saranno anche migliori, avranno imparato qualcosa.

Italiani.

Non prendetevela con loro perché vi dicono che non sanno governare, o che non stanno facendo nulla o, peggio, che stanno facendo solo disastri.

I disastri sono stati fatti prima, ora cercano di rimediare, lo si può capire anche senza essere esperti.

L’economia non va? Non possiamo farci niente. Finché saremo globalizzati saremo soggetti a cicli economici su cui siamo ininfluenti.

volevo dirvi
Di Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=1863286

Se non vi importa del, o non vi spetta il, reddito di cittadinanza, non bestemmiate a coloro cui spetta ridarà fiducia e dignità.

Se vi sembra che le tasse siano esose, ben venga una riduzione delle aliquote, ma in compenso arrestiamo chi le evade ed arrestare significa tradurre in carcere.

Disprezziamo chi non vuole contribuire al benessere di tutti.

Contribuiamo e controlliamo che quei soldi non vengano intascati fraudolentemente o gettati al vento, come fatto fin’ora.

Chi ruba deve ricominciare a vergognarsi

Facciamoli di nuovo vergognare.

Rendiamoli migliori.

Rendiamoci migliori.

Avanti.

Ceppoduro

Notizie

Notizie

Notizie false, notizie tendenziose

Notizie

Il 24 Maggio sentivo alla radio, GR1 delle sette, le notizie. Una sui consumi degli Italiani veniva data così:

Calano i consumi degli Italiani, per colpa delle minori disponibilità delle famiglie, che (per colpa delle politiche incompetenti del governo) stanno risparmiando su tutto, anche nel settore alimentare, dove non si era pensato potesse accadere.

Questo calo di consumi ha dato il via ad un ecatombe nel commercio, dove dal 2011 sono stati chiusi migliaia, e migliaia, di esercizi (il numero è stato dato, ma non lo ricordo con certezza). Confesercenti ha subito chiosato che così non va, bisogna cambiare (governo) e tornare a sostenere consumi e negozietti.

Notizie

Le notizie RAI

Ma perché alla RAI non assumono, finalmente, gente istruita. Lo so vorranno risparmiare sui costi e questi ignoranti che hanno in organico costeranno meno. Magari non sono neppure a tempo indeterminato chissà? Certo loro ed i loro capi saranno stati messi li da una forza politica a cui ora pagano la marchetta, ma non si può sentire dipendenti del servizio pubblico dare notizie false, se non false almeno tendenziose. Non pretendo un servizio pubblico imparziale, non sarebbe possibile ma vorrei che le notizie fossero date in modo da dare la possibilità all’utente di capirle e di valutarle personalmente.

Già i ritmi incalzanti di un servizio radiofonico non permettono di ragionare troppo su quello appena ascoltato, ci sono subito altre notizie a ruota e la voce dello speaker sembra un rullo schiaccia sassi.

Non basta

Non basta dire dal 2011 ad oggi per far ammenda di aver insinuato l’idea (falsa) che la colpa sia delle politiche attuali del governo attuale.

Che significa dal 2011 ad oggi? Significa che la responsabilità è dei governi immediatamente precedenti e delle loro politiche e dei governi immediatamente seguenti che non hanno cambiato tali politiche (nota 1).

Ma una spiegazione alle notizie?

Ma lo dovresti spiegare il perché, se vuoi dare la notizia del disastro della piccola distribuzione. Magari anche il governo attuale non sta facendo nulla, non so, ma è sicuramente l’ultimo dei responsabili ed essendo ancora in carica potrebbe sempre far qualcosa.

Comunque, la morte dei negozietti sotto casa non è per la minore spesa delle famiglie, non è per la mancanza di soldi dei nuclei famigliari, casomai, con gli ottanta euro prima e con il reddito di cittadinanza poi si è cercato di tornare a far spendere i cittadini indigenti. Quindi ne potrebbero beneficiare anche i piccoli negozietti sotto casa, se ci fossero sempre.

Ma non ci sono più!

Perché?

Per colpa dell’apertura selvaggia alla e della grande distribuzione.

Dove c’è un super o un ipermercato decine, centinaia di piccoli negozi muoiono.

Non ci sono clienti a sufficienza, come può un negozietto far concorrenza a catene nazionali e multinazionali che impongono prezzi bassi ai fornitori per farli restare fornitori.

Prezzi bassi

Prezzi bassi che servono alla grande distribuzione per offrire a loro volta prezzi bassi (???) che il piccolo negozio non può praticare. Poi i fornitori dei grandi magazzini, che per fornire ai prezzi richiesti la grande distribuzione qualcosa devono limare, abbassano la qualità. Così, con la politica dei governi che hanno permesso tutto questo, siamo arrivati a far morire i negozietti, a far produrre merda ai produttori fornitori della grande distribuzione e a far pagare a caro prezzo, anche se basso in termini numerici, la merda che mettono negli scaffali e che ci dobbiamo mangiare, indossare, spalmare ecc.

Perché è stata favorita la grande distribuzione?

La scusa è la modernità, non potevamo mancare l’appuntamento con la modernità, ovunque in Europa ci sono solo grandi negozi, catene specializzate o generaliste dove c’è di tutto e di più.

La realtà è che queste catene potevano spendere per farsi approvare i negozi, la verità è che queste società facevano parte, od aspiravano a far parte, di grandi società multinazionali, dove girano i soldi, le posizioni dirigenziali, gli stipendi ecc.

E allora via alla grande kermesse, senza dire alla gente che cosa sarebbe accaduto.

Questo solo

Per parlare solo del settore alimentare, di cui il servizio alla radio si meravigliava fosse in calo, sappiate che grazie alla grande distribuzione puoi mangiare la ciliegia o la fragola, la frutta in generale o la verdura durante tutto l’anno.

Tanto

Tanto nel mondo da qualche parte la fanno, anche fuori stagione, ma mai ti daranno quella di stagione. Cioè, se non fosse chiaro, ti offrono sempre la primizia, più cara, mai la roba di stagione più economica.

Perché i produttori locali, quando è stagione, devono produrre per l’altra parte del mondo, dove il loro prodotto è primizia. Ma non per loro, loro devono venderlo, alla grande distribuzione a prezzi bassi, di stagione, la distribuzione fa il lavoro vero ed il vero guadagno.

Poi ci meravigliamo se l’uno per cento della popolazione ha in mano il novantanove percento della ricchezza.

E noi non siamo tra quelli.

Ceppoduro

Notizie

( nota 1)

Notizie dei Governi nelle Legislature dal 2008

In questa sezione sono raccolti tutti i dati dei governi italiani che si sono succeduti dal 2008 ad oggi. Per ogni governo è riportata la data d’inizio, che coincide con il giorno del giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica a partire dal 1946, e la fine, che coincide con il giuramento del governo subentrante. Mentre la durata di ogni legislatura parte dal giorno della prima convocazione, a seguito di elezioni politiche, e ha termine il giorno dello scioglimento delle Camere per l’indizione delle elezioni.

XVIII Legislatura (dal 23 marzo 2018)
elezioni politiche del 4 marzo 2018 Giuseppe Conte (dal 1 giugno 2018)

XVII Legislatura (dal 15 marzo 2013 al 22 marzo 2018)
elezioni politiche 24 e 25 febbraio 2013 Governo Gentiloni (dal 12 dicembre 2016 al 1 giugno 2018)
Governo Renzi (dal 22 febbraio 2014 al 12 dicembre 2016)
Governo Letta (dal 28 aprile 2013 al 21 febbraio 2014)

XVI Legislatura (dal 29 aprile 2008 al 23 dicembre 2012)
elezioni politiche 13 e 14 aprile 2008 Governo Monti (dal 16 novembre 2011 al 27 aprile 2013) Governo Berlusconi IV (dall’8 maggio 2008 al 16 novembre 2011)

XV Legislatura (28 aprile 2006 – 6 febbraio 2008)
elezioni politiche 9 e 10 aprile 2006

La nebbia

La nebbia

Succede sempre così, quando arrivano le elezioni sale la nebbia.

Siamo all’inizio di Maggio del 2019, tra qualche giorno in tutta Italia si vota per le Europee, anche a Firenze. Ma a Firenze si vota anche per il Comune. Si cambia sindaco. Speriamo. Non che Nardella non abbia fatto bene. Tutti i sindaci fanno bene, alla fine.

Si cambia per lo spirito di rinnovamento che si respira in Italia, quindi anche a Firenze.

Comunque per la campagna elettorale a Firenze i candidati sindaco competono all’americana.

Una bella tavola rotonda, tempi serrati per rispondere a domande dell’intervistatore, tempi che non possono essere sforati. Alla fine tutti hanno risposto, hanno esposto le loro ragioni. Gli spettatori hanno potuto farsi un’idea del candidato sindaco e possono decidere chi votare.

La nebbia

Ed ecco la nebbia salire

Alcuni parlano di sicurezza instillando paure ancestrali.

Alcuni sono nettamente contro l’aeroporto, altri a favore.

Qualcuno ha delle idee, qualcuno altre, qualcuno non ne ha.

C’è chi risponde bene e tiene bene il ritmo, chi lo fa peggio, magari per l’emozione o perché non avvezzo, chissà.

Poi finisce tutto e dovremmo esserci fatta un’opinione. Ma come? Certo quello che parlava meglio di tutti, dava l’idea di essere proprio bravo e capace. Ma lo sarà veramente? O è solo un impressione, appunto?

Non si nasce imparati a fare il sindaco, chi ha dedizione, idee ed è onesto, non può che fare bene. Specie se sceglie la squadra giusta. Il candidato sarà capace a farsi la squadra? Ho paura che non si veda in un dibattito.

Per chi votare

Non votare chi vuole fare l’aeroporto, lo abbiamo già fatto tre volte, sempre male. Sempre buttando i nostri soldi.

Evita anche chi parla di sicurezza, di maggiore sicurezza.

A Firenze non si viene continuamente ammazzati per strada. Due vigili in più non salvano il portafogli o la vita.

La sicurezza ci viene dalla cultura dei nostri concittadini, solo una società colta e rispettosa garantisce sicurezza.

Diraderò questa nebbia.

So chi votare.

Ceppoduro

Quello che non si è capito

Quello che

Dicevo, quello che non si è capito del governo del cambiamento è il reale significato dell’azione di governo, quali sono gli interessi in gioco, quale la politica sottostante e quale il senso più generale della politica 5 Stelle.

Antefatto

Non si è mai vista in Italia un’opposizione così forte, perdurante e pervasiva ad un governo in carica.

Di solito son sempre stati tutti pecoroni nei confronti del potere costituito, anche perché tra spoling system ed epurazioni c’era poco da essere contro se si voleva mantenere la greppia vicina, a portata di cavezza.

Misfatto

Dicono: povero Di Maio, succube della Lega, tutto il governo è raccontato come prono alle scelte ed alle azioni della Lega. Lega che, senza sforzo, si prenderebbe tutti i meriti (e tutti i voti stando ai sondaggi).

Questo dovrebbe far tremare i 5 Stelle, sprezzantemente detti ancora Grillini, Grillini incapaci.

Grillo non c’entra più, quasi, niente e gli aderenti al quel movimento iniziale ora si sono dati un nome.

Chiamiamoli come hanno scelto di chiamarsi, o vogliamo chiamare i Fratelli d’Italia Fascisti e quelli del Partito Democratico Bolscevichi?

Magari lo sono sempre fascisti e comunisti, ma non dovremmo far confusione il nome e come vogliamo aggettivarli.

Allora, quello che

I commentatori più o meno bravi, più o meno onesti, più o meno servi non hanno capito.

Non hanno capito o vogliono farci credere altro, è che a simpatizzanti, militanti, portavoce, eletti del movimento 5 Stelle non interessano i voti per mantenere poltrone o rendite parlamentari.

A loro basta per poter fare l’interesse dei cittadini che quel voto gli hanno dato per fare quelle cose scritte nel programma di governo.

Con cui si sono presentati alle elezioni e per il quale sono stati così tanto votati.

quello che

Conclusioni

Se faranno quello scritto nel programma, nonostante la Lega e Salvini che pur devono accontentare visto che governa con loro mentre altri si sono ritirati sull’Aventino (truffando chi li aveva votati).

Dicevo che se lo faranno saranno ancora premiati, con una marea di voti.

Se i voti saranno più o meno di quelli della Lega non importa, se qualcuno male informato dai media starà a casa invece di andare a votare pazienza.

Non importa se in qualche elezione regionale o comunale perderanno. Non importa se dovranno fare opposizione come spiega bene Morra.

Certe idee, certi interessi generali hanno finalmente trovato una voce e non la spegneranno.

Dei 5 stelle resterà a casa chi ha fatto il doppio mandato, ma per scelta non per mancanza di voti.

Grazie 5 Stelle gli Italiani hanno capito ed a qualcuno fate paura.
Continuate così.

Ceppoduro

Non hanno capito niente

Hanno capito tutto.

Forse, certamente e di sicuro, hanno capito tutto e  per questo si accaniscono a dire che i 5 stelle sono preoccupati dal calo nei sondaggi, dalle sconfitte alle regionali e dal prevalere di Salvini sulle TV e sui social. Ma io penso che non hanno capito niente.

Ai 5 stelle del potere, della popolarità, dei sondaggi, non importa nulla. Loro sono li per fare delle operazioni sociali, di giustizia sociale, hanno una missione da compiere e quella devono compiere. Non misurano il successo sui sondaggi, ma solo su quello che riescono, che riusciranno a fare. Per questo si sono alleati con Salvini, per fare con con loro quello che possono e non lasciare intentata nessuna possibilità.

D’altronde il PD si autoescluse per amore di FI, che avrebbero dovuto fare?

Non hanno capito niente

I 5 stelle non cercano il consenso, cercano il risultato.

Se gli Italiani che lo fecero non gli daranno più il voto, vorrà dire che le esigenze degli elettori sono cambiate o che gli eletti non hanno fatto quello che dovevano, quello per cui si proposero alla guida del paese. Gli eletti dei cinque stelle non sono i nostri rappresentanti, sono NOI.

E’ bellissimo sentire il coro dei critici, ascoltare cosa dicono, gli argomenti contro l’azione di governo dei cinque stelle. Non sento più il sangue ribollirmi dentro, sento una musica celestiale una scala armonica di note, canti e controcanti.

Incredibile come siano mielosi e pacati i dibattiti televisivi quando non c’è una voce  pro governo tra loro, sembrano una salotto di comari che parlano della loro telenovela preferita. Tutte contro il cattivo e tutte innamorate dell’eroe. Tutte che rincalzano l’le argomentazioni alla comare precedente.

Con la conduttrice, chioccia, che gira e rigira le uova covate, con continui colpetti delle ali protettive.

Non hanno capito niente

I cori contrari al governo, ma contemporaneamente esaltanti Salvini, il suo machismo, la sua prevaricazione mediatica, il suo decisionismo, la sua spavalderia sono la migliore conferma che stiano facendo quello per cui li abbiamo messi in Parlamento.

Bravi.
Continuate così.

Disinformazione

Parliamo di informazione

No, no! Non ne possiamo parlare. Possiamo solo parlare di disinformazione.

Non si era mai vista una radio televisione pubblica non filo governativa, e preferiremmo non vederla più. Però questa, invece di informare correttamente, tenta in tutti i modi di disinformare. Di raccontare in altro modo la realtà. Di mettere in ridicolo il governo. O di pomparne una parte per svilirne l’altra no, non s’era mai visto.

Disinfrmazione
Di Laky 1970 – Laky 1970, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=70206238

La radiotelevisione pubblica è nostra, pretendiamo che ci informi, non che ci disinformi.
Finché lo fa qualche signora gonfiata e siliconata delle altre reti, può dire quel che vuole, anche falsità evidenti. Ma i dipendenti del servizio pubblico che pago con la mia bolletta della luce no. Pretendo trasparenza, non posso sentirmi coglionato ad ogni annuncio, ad ogni notizia.

Basta. Licenziamoli tutti.

Governo, non avete attuato lo spoiling system? Bravi, ma è ora di farlo. Fatelo e rinnovate quel parco buoi così malato che rischia di infettare tutto. Ed anche quando il nostro sistema immunitario, i nostri anticorpi, fossero sufficientemente forti da resistere all’attacco, il nostro cuore, la nostra intelligenza non ne possono più.

Non vogliamo più finanziare questa disinformazione

Anche la carta stampata, che benché privata si permette di attingere da contributi pubblici all’editoria deve essere messa  in condizione di finanziarsi da sola.

Basta soldi, basta sgravi, si facciano pagare dai lettori.

I giornali devono essere mantenuti da chi li legge. Già chi li legge? Chi rappresentano? Chi disinformano?

Non è libertà questa, non la nostra, che vorremmo sapere la verità sul quanto succede, in Italia e nel Mondo. Su quanto faccia o non faccia il governo.

Governo che non può farle tutte male.

Basta, mandiamoli a casa, diamogli a tutti il reddito di cittadinanza ed insegniamogli un lavoro, ma un altro che, onestamente, questo  non gli riesce proprio di farlo.

Ceppoduro

Cosa è bene e cosa è male

Cosa è bene e cosa è male

Non ci domandiamo quasi mai cosa è bene e cosa è male. Non lo facciamo perché lo sappiamo già. In anni di vita abbiamo metabolizzato il concetto, lo sappiamo e basta.

Quando qualcuno ci presenta una tesi decidiamo subito se è bene o se è male.

Male. Malissimo. Il più delle volte, senza saperlo, ci facciamo condizionare nel giudizio, che non è più il nostro.

Finisce che giudichiamo come vuole il nostro interlocutore, perché non avrà esposto in modo asettico, ma, specie se è un buon oratore, lo avrà fatto in una certa maniera, tale che saremo portati ad dargli ragione.

Allora possiamo aderire ad una tesi dalla quale, senza il condizionamento oratorio, potremmo divergere. Siamo stati manipolati.

Accade tutti i giorni con la pubblicità di un prodotto che è sempre il migliore, per una serie di ragioni che ci sembrano giuste, anche se raramente lo sono. Accade anche al lavoro, al bar, in famiglia.

cosa è bene

In politica poi.

In politica, poi, questa manipolazione è spinta al massimo. I partiti illustrano le loro idee, i loro programmi come fossero i tuoi, come se solo tu ne fossi avvantaggiato, come se dopo averli attuati il mondo divenisse migliore. Questo anche quando in realtà l’idea è destinata a fallire o lo ha già fallito in precedenza. Rischiamo di aderire ad una tesi che alla fine non migliorerà la nostra vita, anzi la peggiorerà.

Se vi chiedete se e come possiamo giudicare prima, se e come possiamo capire le reali intenzioni dei nostri interlocutori e le conseguenze di quanto prospettato, la risposta è semplice, basta pensare con la nostra testa. Aspettare a giudicare, ponderare il nostro giudizio.

Domandiamoci sempre a chi giovi.

Alla latina: “cui prodest”.

Domandiamoci a chi giova prima di sposare un’idea. Quando capiamo a chi conviene capiamo cosa è male o cosa è bene. E’ bene saperlo, anzi è meglio.

Ceppoduro

Avevo bisogno di aiuto

Avevo bisogno di aiuto.

Non ero più in grado di lavorare ed avevo bisogno di aiuto.

Eh si, ero diventato vecchio. Devo dire che non me ne ero accorto, non mi sembra di esserlo nemmeno adesso. Ma il padrone mi disse che non poteva più farmi lavorare, in vigna ero lento e non muovevo le cose pesanti. Ma su questo poteva anche sorvolare, il problema era che avrei dovuto fare un corso di aggiornamento sulla sicurezza, così non era in regola ed il corso era caro.

Erano più di trent’anni che lavoravo per lui e non mi ero mai fatto niente…

Niente… c’erano squadre di giovani Rumeni che venivano, potavano la vigna, zappavano o vendemmiavano, il padrone li pagava (poco) e sparivano. Erano comodi, veloci ed in regola con tutte le normative Italiane ed Europee.

Come poteva tenermi? Fin quando a potuto mi ha fatto sempre lavorare, è stato un buon padrone.

Da disoccupato guardavo la TV

In TV ascoltai un filosofo criticare il Dottor Buonafede, allora ministro della giustizia, perché non voleva più fare arrivare le navi delle ONG con i disperati raccolti in mare.

A quei tempi ne erano arrivati molti, qualcuno diceva troppi, ma un filosofo, evidentemente esperto di lavoro, diceva che gli immigrati, gli extracomunitari, gli stranieri più in generale erano indispensabili all’Italia. Il nostro paese, un grande paese industriale, aveva bisogno di braccia forti.

Avevobisogno di aiuto
By Roberto Vicario – Roberto Vicario, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=18335750

Non come le sua, lui che non aveva mai lavorato. O le mia. Ma le mia le sentivo ancora buone, anche se il padrone ne ha trovate di meglio, io avrei lavorato volentieri, almeno fino a sessant’anni.

Pensare che c’era gente di oltre sessantanni che nessuno voleva pensionare. Non capivo, non lavoravo e avevo bisogno di aiuto, ma il ministro non voleva farlo arrivare?

Alla fine qualcuno doveva pur mandare avanti il paese, non potevano lavorare solo i vecchi, anche più vecchi di me.

Però io non mi sentivo vecchio

Però io non mi sentivo vecchio e, in realtà, non credo che avessi veramente bisogno di aiuto, almeno nel mio lavoro. Lo sapevo fare bene, più che bene, avrei potuto farlo ancora, almeno fino a sessant’anni, ma non ero veloce, ma dovevo formarmi, per sicurezza, e costava caro.

Avevo bisogno d’aiuto.

Per l’azienda non potevo più lavorare, avevo cinquant’anni, e gli Africani costavano meno.

Non capivo perché il ministro li volesse fermare, neppure il filosofo lo capiva.

Ceppoduro