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Dedicato alle Donne

C’è una nuova mostra, organizzata a Montevarchi da Montevarchi Arte nella settimana della festa della donna: “Dedicato alle Donne”.

La mostra realizzata in via Poggio Bracciolini, già via del museo, a Montevarchi (AR), è iniziata domenica 6 Marzo si protrarrà fino a domenica 16 Marzo.

Sono esposte opere di artisti vari in collettiva a tema della donna.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera:

“La Giornata internazionale dei diritti della donna, nota anche come Festa della donna, ricorre l’8 marzo di ogni anno.

Per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo.

Viene associata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita il 17 dicembre 1999 e che cade ogni anno il 25 novembre.

Questa celebrazione si tiene negli Stati Uniti d’America a partire dal 1909. In alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922.

Specialmente in passato e ancora oggi dall’Unione donne italiane e nell’accezione comune viene chiamata Festa della donna anche se è più corretto Giornata internazionale della donna, poiché la motivazione non è la festa ma la riflessione.”

“Nel settembre del 1944, si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia.

Fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera.
Nello stesso momento a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro.

Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce tra febbraio e marzo”

Questa mostra più semplicemente vuole riflettere sull’importanza della donna nella nostra vita ed omaggiarla.

Dedicato alle Donne

Ecco le opere esposte:

Nel locale della mostra è possibile leggere alcune poesie, dedicate alla donna, della poetessa Ilia Lari.

Auguri.

Giancarlo

Mostra di Rosetta Trefoloni

Mostra di rosetta Trefoloni inaugurata oggi 22 Gennaio 2022 alla galleria Magiotti di Montevarchi .

La mostra patrocinata dal comune di Montevarchi, dall’associazione Giglio Blu di Firenze e dall’associazione Montevarchi Arte oltre a farvi ammirare i bei quadri dell’artista permette di acquistarli ad un prezzo ragionevole mediante una donazione al CALCIT di Arezzo, in altri termini Rosetta Trefoloni cederà le sue opere in cambio di una donazione al Calcit senza chiedere niente per se.

Quindi se avete voglia di farvi un bel regalo, o farlo ad una persona cara andando a visitare la mostra potrete fare un bel dono anche alla comunità.

Per chi non sapesse cosa è il Calcit:

COMITATO AUTONOMO LOTTA CONTRO I TUMORI

CALCIT AREZZO – ODV

Il C.A.L.C.I.T. è un’associazione di volontariato fondata il 21 Giugno 1978 dalla COOPERATIVA FIDI 2°, che agisce in seno all’Associazione dei Commercianti della Provincia di Arezzo.

Non ha carattere politico-partitico. 


L’Associazione, iscritta dal 19/02/1991 con DPGR n. 56 all’Albo Regionale del Volontariato e dal 26/10/1994 con DPGR n. 1577 al Registro Regionale del Volontariato della Regione Toscana ai sensi e per gli effetti della L.R.T. 26/4/1993 n. 28 (registrata al n. 104 della Sezione Prov.le di Arezzo) è quindi in possesso della qualifica di Organizzazione di Volontariato ai sensi della legge 266/91.

La stessa organizzazione è considerata ONLUS DI DIRITTO ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 460/97.

GLI SCOPI DEL CALCIT

  • Acquistare strumenti per la diagnosi precoce e la cura dei tumori e donarli all’Ospedale di Arezzo;
  • Istituire borse di studio a favore di giovani medici aventi oggetto la specializzazione oncologica da svolgere presso l’Ospedale civile di Arezzo;
  • Organizzare convegni Medico Scientifici, seminari inerenti l’oncologia;
  • Sostenere in tutto od in parte i costi per l’assistenza domiciliare a favore di malati di tumore.

Se acquisti un quadro di Rosetta Trefoloni doni al CALCIT.

Mostra di Rosetta Trefoloni

Ecco i quadri esposti (quelli contrassegnati da un pallino bianco sono già stati acquistati subito dopo l’inaugurazione).

Il manifesto:

Giancarlo

Ricordi

Ricordi è la mostra organizzata da Montevarchi Arte alla galleria Magiotti, In via Roma, di fronte a piazza Magiotti a Montevarchi (AR), aperta fino a oltre la metà di settembre.

Licio, il presidente di Montevarchi arte ne ha fatta un’altra delle sue. Sto parlando di belle mostre, l’ennesima nel suo carniere.
Tanti pittori hanno partecipato alla collettiva che vuole riaprire le piste dell’arte in provincia, a Montevarchi nello specifico e in tutto il Valdarno nel concreto.

Ricordi

La mostra si chiama ricordi perché dobbiamo avere memoria di quanto già fatto per nuove opere future.

Purtroppo la pandemia non ha dato modo di trovarci prima, ma ora in occasione delle feste del perdono Montevarchino vi mostreremo quello che abbiamo fatto sperando di ritrovarvi ad ammirare quello che faremo.

La mostra di Montevarchi Arte è stata inaugurata oggi (venerdì 3 settembre) dal sindaco di Montevarchi signora Chiassai, quindi ha ospitato una declamazione di poesie di e con poeti locali associati a Giglio Blu.
Per raccogliere fondi per le due associazioni si è svolta una competizione amichevole tra pittori e poeti con la votazione dei presenti all’inaugurazione.
Bene dette queste due cose vi mostro i quadri, e le sculture partecipanti.
Ma venite a vederle dal vivo, sono molto più belle ed interessanti che su queste foto.

I quadri in mostra

Mi scuso, ma su alcune foto sono rimasti i segni del flash e/o delle luci.
Purtroppo l’illuminazione non era sufficiente per fare foto nitide con la mia macchina ed ho dovuto usare il flash diretto. Un vero peccato, comunque specialmente i quadri con vetro o verniciati sono difficili da fotografare. Se avete foto migliori inviatemele che le sostituisco volentieri con le mie.
Se volete vedere l’immagine ingrandita cliccate sopra la sua icona in galleria.
Grazie.

Le sculture esposte

Foto gallery della manifestazione Ricordi

Saluti
Giancarlo

Montevarchi Natalizia

Natale 2019

Montevarchi Arte ci ha chiesto di realizzare dei quadri a sfondo natalizio con Montevarchi come soggetto primario. Il concorso si chiama “NATALE A MONTEVARCHI “per realizzazione manifesti per affissione negozi sfitti della città, io ho realizzato Montevarchi Natalizia.

Ecco i quadri proposti dagli artisti:

Casini Licio, presidente di Montevarchi Arte ci ha detto:


L’associazione Montevarchi Arte in accordo con il comune, in occasione delle prossime festività natalizie ha organizzato il concorso di pittura “
NATALE A MONTEVARCHI “.

Alcune di queste opere sono state selezionate per creare manifesti per addobbare i numerosi negozi sfitti del centro storico della città.

Una apposita commissione composta dalla signora Alessandra Bencini e dal signor Francesco Renzi, entrambi componenti del consiglio comunale, ha selezionato le opere. Le tre opere seguenti sono quelle selezionate,
Esse saranno riprodotte in manifesti da applicare in tutti i negozi
sfitti della città.

Purtroppo il centro storico di Montevarchi è pieno di negozi sfitti, la morte del piccolo commercio lì si può toccare con mano.

Speriamo che i nostri quadri riescano a ravvivare un po il clima e a rendere meno triste il negozio senza addobbi, senza luci, senza vita.

A proposito del mio quadro Montevarchi Natalizia:

Il NATALE (Bugiardo (Vedi altre pagine sul sito)) è vicino.
In ogni dove spuntano alberi più o meno belli, più o meno grandi, più o meno.
Tutti a fare gara a chi ce l’ha più bello; con le palle più belle e scintillanti.
Dovunque c’è un’apoteosi di luci e colori.
Tutto sembra più bello.
Tutti sembriamo più buoni.
E allora voglio raccontarvi una storia, una storia vera, anche se raccontata in rima (quasi) baciata:

Ho visto, ho visto in una palla,
appesa in piazza Varchi a Montevarchi,
riflettersi l’immagine più bella,
che secondo me si può vedè tra il Bani e Levanella

Guardatela anche voi, mi raccomando
amici miei, cari ospiti gentili
vedrete come, tutto intorno stando,
si specchino logge, chiese e campanili.

Spero mi sia distinto
creando ‘sto dipinto
l’ho fatto con amore
e anche se venuto male,
voglio, con tutto il cuore,
augurarvi Buon Natale .

Giancarlo.           

A Montevarchi c’è una mostra

C’è una mostra

C’è una mostra a Montevarchi, nel chiostro del museo paleontologico.

Una bella mostra da visitare, con tante opere pittoriche e scultoree, fotografie e poesie, è stata chiamata Emozioni di Primavera.

L’ha organizzata Montevarchi Arte: un associazione di pittori e scultori, fotografi e poeti Montevarchina. Molto attiva sul territorio.

A Montevarchi

La “location”, come si dice oggi giorno, è meravigliosa: il chiostro di Cennano.

Un chiostro antico, affascinante, protettivo, chiuso ed aperto allo stesso tempo.

Le opere esposte a Montevarchi

A Montevarchi
Christian Coviello

Gabriella Marini

Patrizia Petracchi

Manuela Papini

Paolo Mugnai

Gip Franchi

Luca Valdambrini

Luca Valdambrini

Ghiori

Jaston

Angela Pierazzuoli

Mauro Spepi

Giancarlo Arrigucci

b

Joanna Stys

a Montevarchi
Rita Brogi

a Montevarchi
Marcello Cannelli

a Montevarchi
Licio Casini

a Montevarchi
Silvia Ritti

a Montevarchi
Daniela Dragoni

a Montevarchi
Titina Misseri

a Montevarchi
c

a Montevarchi
Donato Cocca

Ernestina Carrato

Cesare Dragoni

Mauro Marri

Giancarlo Botti

Lorena Nocentini

Slobodanka Malovic

Rita Vestri

Donato Cocca

Angela Pierazzuoli

Joanna Stys

Paolo Mugnai

Joanna Aston

Ghiori

Antonella Iacopozzi

Ada Fanfani

Titina Misseri

Patrizia Petracchi

Rita Brogi

Daniela Dragoni

Giancarlo Botti

Ada Fanfani

Cesare Dragoni

Isabella Rombolà

Giovanna Dainelli

Giovanna Dainelli

Daniela Dragoni

Antonella Sisinni

Giancarlo Arrigucci

Paolo Frontani

Paolo Frontani

Tasnia

Ernestina Carrato

Rita Vestri

Casini Licio

NS

NS

Gianni Mori

Palombi

NS

Leonardo Cherubini

Leonardo Cherubini

Bruno Becattini

Alda Casini

Roberto Duranti

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Cesare Dragoni

Spadini

Manuela Papini

Rita Nocentini

Emilia Dragoti

Mauro Del Vescovo

S. Girasoli

Attilio Nenci

Attilio Nenci

Mario Valentini

Lirio Dell’Uomo

Lirio Dell’uomo

Dell’Uomo Lirio

Giuliano Bazzini

Giuliano Bazzini

Bazzini Giuliano

Mauro Marri

Attilio Nenci

Attilio Nenci

Nenci Attilio

Giuseppe Setti

Omaggio a Danilo Baglioni

a Montevarchi
a

a Montevarchi
b

c

a Montevarchi
Giuseppe Setti

a Montevarchi
Mauro Bandinelli

a Montevarchi
Mauro Bandinelli

a Montevarchi
Bandinelli Mauro

 

a Montevarchi

Mi scuso se qualche didascalia risulterà errata, non conosco tutti gli autori e posso essermi sbagliato nell’attribuire, comunque sono disponibile a correggere eventuali errori che mi segnalerete.

La mostra è comunque molto bella e merita una visita. Mi raccomando non fatevi scappare l’occasione.

Giancarlo

Talent Show Valdarno 2018

Si è conclusa la prima edizione del

Talent show Valdarno 2018

“Talent Show Valdarno 2018” musica e pittura al Giardino delle Rose di Piandiscò gran finale il 16 dicembre.

A Piandiscò, al Giardino delle Rose di piazza Europa, il Team 1.2.3 ha organizzato la prima edizione del “Talent Show Valdarno”, che abbina la musica alla pittura. Con l’allestimento di una mostra di pittura moderna basata sui temi o i testi delle canzoni partecipanti allo show.

Nel video del canale  Valdarno 24  l’organizzatore Roberto Stellato descrive le regole del talent.

Alla manifestazione era abbinata anche una mostra collettiva di arte moderna realizzata presso “La Filanda”, il polo espositivo di Loro Ciuffenna.

Alla fine di due gironi di eliminazione una giuria ha valutato le performance canore dei cantanti ed un’altra quelle dei pittori. Sono stati giudicati anche i quadri esposti a La Filanda.

Alla resa dei conti sono andati meglio i cantanti od i pittori ?

Non saprei dirlo, a detta di molti, il livello canoro era molto alto e la giuria a dovuto lavorare molto per riuscire nel suo giudizio.

Per la giuriail giudizio non deve essere stato facile,neppure sui pittori, vedrete voi stessi che potenza di fuoco è stata espressa.

L’organizzazione si è prodigata molto per realizzare l’evento e la riuscita è stata completa, tra presentazione, due semifinali e finale sono state brillantemente risolte le piccole problematiche, fino portare il livello organizzativo della finale quasi a perfezione.

Il principale inconveniente nel bel mezzo della serata è stato l’inizio di una nevicata, che appariva importante,  che ha costretto qualche partecipante al ritorno a casa anticipato e rischiato di far interrompere la serata. In seguito, fortunatamente, la neve si è tramutata in pioggia e tutto è potuto finire nel meglio dei modi.

Segue il reportage visuale delle opere:

Ecco le foto (comprese le opere già esposte alla filanda).

Talent Show Valdarno 2018 Talent Show Valdarno 2018

L’ordine di arrivo al Talent Show Valdarno 2018:

Primo

secondo

Terzo

Primo alla Filanda

Grazie

Giancarlo

Estemporanea del centenario a Bastiola

Pubblico le note di Marco Giacchetti su

Estemporanea del centenario a Bastiola.

Carissimi amici e colleghi,

il giorno 25 agosto si è tenuto un grande evento culturale e sportivo a Bastiola di Bastia.

Evento dedicato a Luigi Pascucci ingegnere che nel 1903 ha portato l’elettricità pubblica a Bastia ed a Edgardo Giacchetti fra i grandi personaggi storici della città. Peraltro quest’anno ricorre il centenario della sua nascita, che sarà ricordato in tutte le iniziative del gruppo.

Durante le premiazioni, sono stati ricordati anche altri importanti personaggi che ci hanno lasciato. In particolare l’artista co-fondatore del gruppo Amici dell’Arte e straordinario artista, il Maestro Orfeo Santoni.

L’Ingegnere Francesco Messina, che ci ha lasciato in ricordo, oltre la sua splendida figura umana, anche mirabili opere costruttive realizzate anche negli anni di lavoro in Africa.

Il Maestro Franco Cerrini, in arte Luana. Artista apprezzato nei moltissimi anni di attività per le sue opere originalissime ed ardite.

Torneo di scacchi

Gli scacchisti premiati, sotto la direzione dell’arbitro Fausto Albi Bachini, sono: Sergio Rocchetti, Davide Pancotto, Ettore Bertolini, Fabio Capossela, Massimo Bassini, Wladimiro Gradi, Francesco Pasquini, Marco Luigetti. Un torneo molto appassionata ed anche spettacolare.

Esposizione ed estemporanea del centenario

Presentate e realizzate opere belle ed interessanti.

Sono stati premiati: Franco Taccogna, Flavio Rossi, Corrado Bellomo, Arianna Gasperini, Patrizia Gaggioli, Teresa Marczyk, Fausto Franchi, Davide Emanuelli, Angelo Miorelli, Lojana Pintora Loja, Giancarlo Arrigucci, Irene Arrigucci, Adriana Gigliarelli, Silvia Carizia, Silvana Iafolla, Theresa Primi, Iacopo Paccaduscio, Pascu Mihaela, Joy Stafford, Diegob Baglioni, Annamaria Veccia, Marta Betti, Mariateresa Arca, Membola Stefania, Nando Pettinelli, Violetta Franchi, Santuccia Petretti, Mary Stoian, Donatella Masciarri, Giulia Sanna, Carmela Di Prima, Alessandra Mapelli, Antonella Antonini, Carla Medici, Nieves Valles, Giovanni Mapelli.

Durante la manifestazione la scrittrice Catia Rogari ha presentato il suo nuovo libro di poesie, declamandone alcune poesie molto belle e, ovviamente, apprezzate dalla platea dei presenti.

Seguono le foto delle opere in mostra e di quelle realizzate in estemporanea.

Estemporanea del centenario Premiazione:

Durante l’estemporanea:

Esposizione opere da studio.

Giancarlo

 

Lettera da qua

Ho scritto una

Lettera da qua

Sono lontano, sono andato a lavorare,  ma nonostante sia lontano, penso a te mio grande amore. Rivedo i tuoi occhi mentre ti sogno, ti sogno sempre di notte e di giorno. E piango, piango piano, pensando a te che sei lontano.

Son qua perché c’è tanto lavoro, posso lavorare ed avere da mangiare, ma ora non posso più restare, dicono che non ci fan più lavorare.

Moglie mia, mia dolce moglie, qui era difficile il lavoro, duro e lungo tutto il giorno, ma io sto bene e potrei farlo, Se non ci faranno lavorare a casa, da te, potrei tornare. Ma per che fare? Vorrei tanto ritornare ma li non c’è nulla da mangiare.

Quindi è inutile che torni, resterò per fare soldi, rimarrò per molti giorni.

Lettera da qua

lettera

Questo forte sentimento, questo amore che io sento, mi tormenta ancor di più quando penso che sei giù, Vedo i tuoi occhi, poi ti sogno e piango, piango piano, pensando a te che sei lontano.

Non so se passerà ma per ora vado via, qua non vogliono che stia, andrò giù, un po più lontano, sempre troppo distante e piango piano.

Sono un povero Italiano che ti porta dentro il cuore, che pensa a te lontano, amore, che pensa a te e ti offre un fiore.

Non ci resta altro da fare se non che provare a continuare a lavorare.

Questo amore che io provo, mi tormenterà di nuovo, vedrò i tuoi occhi e ancora ti sognerò. E piangendo piano, piango per te che sei lontano.

Questo amore che è lontano lo vorrei aver con me ma se non ci sono speranze, la soluzione è nel mio cuore, che penserà sempre a te mio caro amore. Anche se la distanza non si ridurrà vorrei tanto che fossi qua.

Il tempo passa ed invecchiamo, il tempo passa piano piano.

E vorrei riabbracciarti forte forte, prima che venga la morte.

Vorrei averi qui vicino vicino, per stringerti a me, mio grande amore che sei troppo lontano dal mio cuore.

Ceppoduro

In ricordo Giorgio Gaber, un grande poeta, un grande Italiano.

Arte

Cos’è un opera d’arte?

Scoprire l’arte

Scopriamolo assieme…

Diciamo che è qualcosa di artificiale, realizzato da un uomo o una donna, può coinvolgere i sensi, uno o più d’uno. Il senso primario coinvolto è la vista, poi il tatto, l’udito, raramente olfatto e gusto.

Un’opera d’arte si guarda, una pittura, un disegno, una  statua, un’incisione, una foto. Si tocca, una statua un bassorilievo. Non so dire se un suono, una musica o un canto possano essere arte; odori e sapori no, sono un’altra cosa. Anche se possono evocare più di altro.

Un’opera d’arte deve essere bella, ma è una caratteristica troppo soggettiva ed anche due uova al tegamino possono esserlo.

Originale, beh, sì. Originale deve esserlo, ma sembra più una prerogativa che una caratteristica, quale copia della Gioconda sarà mai un’opera d’arte?

E allora?

Perché il mio autoritratto giovane vecchio

non è famoso come questi altri?

Perché???

E’ originale, è a olio, rappresenta un mio stato d’animo particolare, unico, momentaneo, fuggente, che non tornerà più. Proprio come le altre opere.

Allora si deve trovare un metro diverso.

La tecnica, pur necessaria non può essere quello.

Tecnicamente ci sono realizzazioni perfette che non dicono gran che.

Ecco dire qualcosa, comunicare un messaggio, mostrare il bello, o il brutto in certi casi.

Ritorniamo al bello.

Ma il bello può esser misurato, valutato, ponderato?

Sono quasi sicuro che la proporzione, la relazione che hanno le parti delle cose ci mostra il bello. Alcune consonanze nelle cose creano armonia, come certi colori possono avvicinarsi mentre altri no.

Ma allora è solo una misura accurata delle parti e una selezione precisa dell’accostamento dei colori?

Allora una musica armoniosa è un’opera d’arte, che le misure tra se sono precise come poche altre.

Il canone estetico ci porta a costruire una figura umana o di altro tipo, perfetta e proporzionata e quindi bella, ma ciò che è brutto, allora, non è bello.

Allora Guernica non è bella, e tanti lo pensano davvero.

Perché è bella in senso diverso, non è estetica è antitetica, è realtà sparata in faccia a chi vede.

E’ arte.

Ho scritto del bello qui. Dove sostenevo che il bello è estetico e numerico.

Anche l’arte deve esserlo, perché nei vari modi in cui si esprime deve rendere la proporzione e l’estetica.

Farò mai un opera d’arte io? Mah!

arte

Giancarlo

 

 

A Levane, Levanesi organizzano viaggio nel tempo

Oggi siamo venuti a conoscenza, tramite alcune nostre fonti riservate, “Le fonti Leona”, ma non possiamo darvi altri dettagli, che a Levane, alcuni abitanti hanno fatto un viaggio nel tempo. Essi hanno viaggiato indietro nel tempo per cercare di risolvere il problema del sillogismo Levanesi – maialai, che da troppo tempo umilia il paese. Questa accusa di maialai poteva avere a che fare con le errate interpretazioni lessicali di un Americano e la colorita descrizione della locanda di Levane (una trip advisor user antelitteram) di una scrittrice Inglese.

Levane viaggio 1844

Nel 1844 passò da Levane anche il poeta statunitense Bayard Taylor che, nella sua relazione di viaggio, racconta: “ma Levane ci ha fatto dimenticare tutti i disagi della giornata. Era notte, nevicava, e davanti a un grosso falò, sedevano due o più contadini. È stato divertente perché quando uno di loro ha chiesto ad un altro di scambiare con noi qualche parola quello gli ha risposto “perché dovrei dirgli qualcosa?

Lui non fa il nostro lavoro” Poi il primo contadino è sparito improvvisamente e gli altri due mi hanno detto: “Noialtri siamo solo dei maialai e non le interesserà di certo parlare con noi”. Poi però la sua curiosità ha prevalso ed ha attaccato bottone: ne è nata una lunga chiacchierata. La cosa più buffa di tutte è che a loro rimaneva difficile da capire come è che ci fosse da attraversare tanta acqua, senza nessuna terra in mezzo, per arrivare nel nostro paese [gli USA] quando a loro basta passare l’Ambra o l’Arno per andare ovunque“.

Levane viaggio 1785

Mentre Miss Mary Barry nel suo diario di viaggio, annotava al giorno 25 maggio (Circa 1785): «Arrived at Levane; inn very bad, a tip, a pigsty». Insomma la locanda faceva schifo, un vero maialaio.

Fino ad oggi dai resoconti di questi due viaggi sembrava dovuta la fama di  maialai per tutti i Levanesi.

Levane viaggio 2016

Alcuni abitanti di Levane, guidati da un noto chitarrista rock locale, che chiamerò Marco, per non chiamarlo con il suo vero nome, hanno costruito un macchinario, trasformando amplificatori acustici collegati in serie tramite un “pipe” scritto in linguaggio “ADA”, a PC Portatili e Smart Phone Android di ultima generazione, capace, a suo dire, di percorrere un viaggio a ritroso nel tempo.

Il linguaggio di programmazione ADA è stato scelto perché porta questo nome in onore di ADA LOVELACE figlia di Lord BYRON (diciottesimo secolo).

L’intenzione della setta di Marco

L’intenzione della setta di Marco sembra fosse quella di viaggiare nel tempo per impedire che alcune asserzioni fossero pronunciate da dei contadini intorno al falò a Bayard Taylor durante l’inverno del 1844. In un secondo tempo potrebbero proseguire a ritroso nel tempo fino a pulire la locanda del paese, prima dell’arrivo della famosa scrittrice.

Sempre grazie al nostro “corvo” abbiamo la possibilità di raccontarvi come è andata.

Vediamo che cosa è successo a Levane.

Non conosciamo i dettagli della macchina ma abbiamo un pezzetto del codice ADA utilizzato per creare il Pipe Temporale che permette il viaggio nel tempo:

procedure ModMoodTaylor is
  Timelapse: array (Integer range 1844..2016) of Integer;
begin
  for Trip in Timelapse'Range loop
    Timelapse(Trip) := Trip;
  end loop;
end ModMoodTaylor;

Il viaggio a ritroso dicono si sia svolto

Il viaggio a ritroso dicono si sia svolto regolarmente, anche se la velocità del sistema lasciava a desiderare, forse per l’uso di PC con sistema operativo proprietario obsoleto, comunque il nostro Marco, che non poteva lasciarsi sfuggire l’occasione di diventare il primo temponauta Levanese, è arrivato a Levane nell’anno a nel giorno previsto, ha visto i falò e nonostante la neve alta e soffice gli impedisse di muoversi con agilità è riuscito ad arrivare quando la conversazione non era ancora iniziata.

Ha spiegato concitatamente alle persone presenti che non dovevano assolutamente raccontare all’americano di maialai, mai, altrimenti la maledizione li avrebbe colpiti inesorabilmente. Poi il loop informatico ha iniziato la modalità reverse per il rientro ai nostri giorni e lui è rapidamente sparito, come la neve intorno al falò, non prima di ascoltare i due dire all’americano: “Oh Bayard, il nostro amico, che era qui sinora, ci diceva qualcosa di noi, dei Maya, io lai, e della loro maledizione, ma noi, non se capito sai?”  “Non sappiamo che dobbiamo dirti ne perché dovresti ascoltarci”. “Don’t worry, voi Maya lay! I well understood”! Disse Taylor, poi Marco non era più lì.

Ora ci sembra che

Ora ci sembra che il fraintendimento ci fu e fu causato proprio da Marco e dal suo viaggio nel tempo, intrapreso per evitarlo. Insomma se non avessero costruito il congegno, forse noi avremmo palato mai e poi mai dei Levanesi come maialai. E lo stesso viaggio nel tempo non sarebbe stato necessario e possibile, il principio di autoconsistenza di Novikov sarebbe stato smentito ed il paradosso del nonno confermato.

Ma con i Levanesi non c’è nulla da fare

Ma con i Levanesi non c’è nulla da fare, vanno avanti tutta a capo basso, anche se si trovano di fronte un cavallo di Troia.

Da ultimo, ma non meno importante, voglio dire che i viaggi a ritroso nel tempo sono molto più facili di quello che la nostra ragione ci dice. Magari ne facciamo molti, nell’anno e non ce ne rendiamo conto assolutamente.

Per viaggiare nel tempo bastano due semplici condizioni, un cielo notturno sereno, meglio se con poco inquinamento luminoso, alzare gli occhi al cielo ad ammirar le stelle. Ed ecco che ci troviamo in mezzo ad eventi accaduti migliaia, milioni di anni fa. Viviamo momenti, seppur fugaci, che si sono conservati così a lungo per noi, per i nostri occhi solamente.

E, quando lo facciamo, non ce ne rendiamo assolutamente conto.

Bucine

time_spiral

PS: Sono amico di molti Levanesi e mi permetto di prendermi gioco di loro solo per fini ludici e divulgativi. Parlare di antinomie e paradossi portando ad esempio Levane e Levanesi è facile e troppo bello.

Ne abbiamo già parlato:

Qui,

e qui,

qui,

qui,

E qui,

Godeteveli.

destobesser.com

know.cf