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Battaglia esiziale. Battaglia pubblicitaria in TV.

In battaglia.

Battaglia pubblicitaria.

Battaglia
Heinrich Leutemann [Public domain], attraverso Wikimedia Commons
Ho visto una réclame in televisione.

Una nota softer-house pubblicizza l’ultima versione di un gioco di guerra, guerra totale, niente mai visto prima, per gli amanti del genere, della lotta, della battaglia o del conflitto totale.

In guerra contro tutti, da soli o in gruppo; e giù battaglie, sparatorie, massacri, distruzioni, di edifici, di veicoli e di cose; ecatombi a go go.

Una battaglia esiziale.

Ce ne sono molti di questi programmi, più o meno ben fatti, dal punto di vista grafico e sonoro. Ce ne sono troppi, in troppi ci giocano. Vecchi, che hanno fatto il loro tempo, e giovani che devono ancora farlo.

Amanti del genere, amatori, che strana parola per chi gioca a distruggere a uccidere a massacrare, anche nei modi più osceni e ripugnanti.

Chissà se quelli che il gioco lo hanno fatto, quelli che lo propongono, quelli che lo usano hanno mai letto la Costituzione Italiana.

All’articolo 11, recita:

«L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.»

A cui tutti dovremo attenerci a voler essere e sentirci Italiani.

Un Italiano non dovrebbe andare in battaglia, non dovrebbe promuovere l’uso delle armi. In Italia dobbiamo imparare, se non lo facciamo già, ad uniformarci al dettato Costituzionale, alle regole democratiche e pacifiche che i nostri padri ci hanno consegnato e per cui molti di loro hanno combattuto.

A giocare sembra di non uccidere realmente ma è il gesto che conta non la realtà.

Quando saremo costretti ad andare in battaglia, ci sembrerà normale farlo, chissà quante “vite” penseremo di avere. Non ne avremo più di una e potrà durare poco, troppo poco. Pensiamoci

Giancarlo

Minestrone di Verdure

Minestrone di Verdure
Giancarlo Arrigucci
2013 n° 5

Pane bagnato ed olio
In paese (particolare)

Come si fa il mio minestrone di verdure?
E’ molto semplice, è molto buono, è vegetariano…

Ingredienti

1. Cipolla
2. Carota
3. Patata
4. Cavolfiore
5. Fagiolini freschi
6. Baccelli freschi (Fave)
7. Sedano
8. Prezzemolo
9. Finocchio
10. Bietola
11. Pomodoro
12. Aglio
13. Origano
14. Noce moscata
15. Sale
16. Acqua
17 Olio extravergine di oliva

Ferramenta
1. Pentola
2. Coltello
3. Pelapatate
4. Tagliere
5. Scodella
6. Cucchiaio

Preparazione
1. Pulite tutte le verdure che avete (anche di più o anche di meno di quelle elencate).
2. Sbucciate quelle da sbucciare.
3. Tagliatele a tocchetti (belli grandi) quelle da tagliare.
4. Mettete abbastanza acqua in pentola (ma se risulterà insufficiente l’aggiungerete in qualsiasi momento).
5. Mettete le verdure più dure per prime.
6. Il pomodoro (maturo ma fresco) può essere aggiunto ora per far colorare meglio il brodo.
7. La cipolla migliore è la fresca con tutte le “fronze” (*) tagliate a tocchetti.
8. Aglio, abbondate.
9. Fate bollire.
10. Aggiungete le verdure più morbide.
11. Fate bollire fino a raggiungere la cottura e la quantità d’acqua desiderata ( a piacere).
12. Aggiungete sale.
13. Aggiungete Origano.
14. Aggiungete olio extravergine di oliva e togliete dal fuoco.

Note

1. Si può aggiungere del pane (arrostito) sul piatto, ma anche no.
2. Durante la cottura si può aggiungere della pasta, ma è più buono senza,
comunque sta a voi.
3. Se avete fatto dei tagliolini all’uovo con farina di grano tenero, mettetene
pochi perché ingolfano tutto.
4. Piatto vegetariano gustosissimo.
5. Se le verdure, se sono del vostro orto o dei vostri vasi, è ancora più
buono, se un vicino o un conoscente ve le offre dal suo orto, fate conto di
averle coltivate voi, ma offritegli una scodella di minestrone.
6. L’origano è la morte sua.
7. Alla fine grattateci del formaggio pecorino o parmigiano, ma se non vi
va non grattatecelo, è già buono così.

8. (*) Foglie verdi tubolari della cipolla fresca.
Da bere
1. Acqua del rubinetto o di fonte.
2. Per il vino (buono mi raccomando) attendo suggerimenti da qualche
amico o da chi ne abbia voglia.
3. No bibite gassate.

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ANIMALI DIVERSI

Animali di-versi.

C’è stato un momento che con la Guarricci volevamo scrivere qualcosa. Non sapevamo cosa ma ci è sembrato bello spiegare il mondo degli animali ai nostri figli. Irene era piccolina ma cominciava leggere bene. Per invogliarla ancora di più alla lettura il mondo degli animali e le loro caratteristiche, come i loro versi,  ci sembrava ottimo e così è nato Animali diversi

Animali di-versi

Carolina G. Guarricci e Giancarlo Arrigucci

1 Novembre 2010

Galli mugellesi, 1978 Giancarlo Arrigucci (collezione privata)

88x31Quest’opera è stata rilasciata con licenza Creative Commons Attribuzione – Non commerciale – Condividi allo stesso modo 3.0 Italia. Per leggere una copia della licenza visita il sito web http://creativecommons.org/licenses/by-nc-sa/3.0/it/ o spedisci una lettera a Creative Commons, 171 Second Street, Suite 300, San Francisco, California, 94105, USA.

Questo libriccino

E’ un elenco alfabetico di animali, definiti giocando con e sulle parole.

E’ dedicato ai bambini, ma per un pubblico adulto.

Ad Irene e neri da

Carolina e Giancarlo.

Parte I Gli animali
1 A come…

ACCIUGA

L’acciuga, a dieta, si asciuga mangiando lattuga al largo della Tortuga.

ALLODOLA

Anagrammi:

Ada Lollo, loda Lola: “Aloa Doll”.

ALCE

Comunismo Finlandese: alce e martello.

ALZAVOLA

Con un’eleganza incredibile questo raro, fantastico uccello si alza e poi vola.

APE

L’ape apre l’aporta ed esce all’aperto.

AQUILA

Un’aquila de L’Aquila, vola nel cielo sopra la città.

La gente impazza in piazza.

Un’aquila è attratta dalle mosse delle gonnelle ma non si accorge delle 99 cannelle e allora vola via sopra i prati, i campi e le formelle.

L’aquila, che non ha visto male, ha visto un animale che si muove giù per terra, passa, ruota e poi si tuffa, se lo afferra non lo molla e poi, che buffa, si posa, mangia e si riposa.

ASINO

Aha sì, no!

L’asino non risponde mai di si.

Se si fosse chiamato in un altro modo poteva, forse, rispondere forse.

2 Bi come…

BALENA

Forse pioverà.

BOMBO

Il bombo vola al bar per colazione,

chiedendo sempre cappuccio e bombolone.

BRUCO

Bene, bravo il mio bruco che bruca la foglia, bucandola.

BUE

S’inizia con un bue

conti ancora e son già due

se poi arrivi fino a nove

non si parla più di bove

ma di tori bovi o buoi

sono tutti corni tuoi.

3 Ci come…

CALABRONE

Un pezzo grosso del reggino.

CAMMELLO

La femmina incinta del cammello, dopo il parto, diventa mammella.

Così il piccolo sarà figlio di mammella,

se il figlio sarà femmina il genitore sarà una mammella di cammella.

CANARINO

Il giallo canarino è un colore sfuggente:

Lo contempli, si gira, saltella e vola via.

CANE

Un cane abbaiava di sera,

la luna lo guardava perplessa.

CAPINERA

Vola in tondo, in un giro di valzer.

CAPRA

Cavoli! Salviamola o saranno cazzi amari.

CAVALLETTA

Insetta piccoletta.

Sul prato ci sono due cavalle

e nell’erba alcune cavallette.

Così quel che cavalle alletta

attira pure la nostra cavalletta.

CAVALLO

Ad Arezzo.

Babbo, babbo, ti piace il cavallo?

Eh! Anche i’ mettelo.

CERVO

Un cervo perse un corno e disse alle sue cerve: “Tanto il corno a che mi serve?”

CHIU’

Dicono che Dio sia come il chiù nel lellero: vede e non è visto.

CICOGNA

Anagrammi:

Goccina di gin e coca, cignO e oca co ganci. Ogn’acciacco ing.

CICALA

La cicala di terra frinisce,

quella di mare condisce.

Quella d’amare e quella di mare.

Le cicale d’estate e quelle pescate.

Anagrammi in successione:

Un calice di cicale a Cecil, lì ceca lecca i lecci a Alice C.

CIGNO

Alla radio cambi di vocale successivi.

Ultime notizie dalla provincia di Torino:

‘Cigno cigna la cigna’.

Mentre strillando come un’oca, l’apostrofa:

“Cogni cagna di Cogne!”.

CIMICE

Una cimice, appuntita, appuntata nel sughero e un’altra, piatta, spiaccicata per terra.

CINGHIALE

Ha un pelo che gli va a pennello.

CIVETTA

Lassù, in cima, appassionatamente.

COLOMBO

Il più famoso Colombo di mestiere perforava crocefissi perché si potessero attaccare al muro, poi smise e se ne andò un po in giro, senza sapere che avrebbe trovato l’America.

CONIGLIO

Un coniglio, aveva la tana sotto un tiglio.

Suo fratello la costruì sotto un ornello.

Sua zia l’aveva fatta vicino alla mia.

Dove sarà la tana di suo zio,

se Gino è il nome mio?

CORNACCHIA

E’ veramente brutta: nera e sgraziata, ma gracchia che è un piacere solo a sentirla.

4 Di come…

DINOSAURO

Il dinosauro al pascolo e quello a caccia di prede,

erano affamati e avevano sete

Il dinosauro moderno,

immagina l’estate se siamo in inverno.

DONNOLA

La donnola è la moglie dell’omolo, la sua prole è figliola o figliolo.

DRAGO

Il drago, mangia mangia, diventò dragone.

DROMEDARIO

Chino sul sentiero, tornava a casa dopo il lavoro, pensoso.

5 E come…

ELEFANTE

Il piccolo elefante è un grande lattante.

6 Effe come…

FAGIANO

Il fagiano è un animale colto, tanto che vorrebbe sembrare bifronte.

FARFALLA

Una farfalla volando per l’aia si posò sopra un covolo di grano, pronto per la battitura.

Vi era imprigionato un bel papavero rosso dai semi neri.

La farfalla, che era stata innamorata per tutto il giorno del bel papavero, fluttuante al vento nel campo, disse: “T’amavo e ti ritrovo abbracciato a una spiga. Spiega!”

FORMICA

Nico il formico ed il suo amico Cico sono con Enrica, una bella formica, ed Aurica, un’altra sua amica: Nico ed Aurica con Cico ed Enrica fanno il paio nel loro formicaio.

FRINGUELLO

Un uccello d’uccello.

7 Gi come…

GALLO

Il grosso, grasso gallo giallo Carlo,

galla ogni mattina la Carlina, una gallina giallina,

là nel gallinaio del pollaio del portinaio.

GATTO

Il gatto con gli stivali non riusciva a gattonare.

GIRAFFA

Anagrammi a scarto successivo:

La giraffa affari in fari fa.

GRILLO

Il grillo più conosciuto è quello parlante.

Parlava a Pinocchio, diceva quello che lui non voleva sentire.

Di solito il grillo non parla, sputa.

Mi sgrullo il grillo, grullo.

GUFO

Un gufo vola nella notte, plana sulla radura e si posa in riva al fiume.

Ne esce un gextraterrestre, si guarda intorno, piscia, rientra e vola via.

8 I come…

IENA

Una iena toscana, di Siena

emigrò in Germania, a Iena.

A Iena parlava spesso di Siena.

Domandava:

Sapete di che è piena Siena?

Rispondeva:

Di torri, di campane

e figli di… Mi scuso moltissimo con i miei amici senesi, ma non ho potuto non riportare questa curiosa maligneria nei confronti della loro bella città. (NDA)

ISTRICE

Un istrice a strisce che verso farà?

Grugnisce o squittisce, nessuno lo sa,

ma se tintinna nervoso dal corpo le penne

è meglio smammare per cavarsela indenne.

Il sonaglio caudale è il suo verso animale.

9 Elle come…

LEONE

Bifronte:

Leeno e Noel, li ama il leone O’Neel.

LOMBRICO

Il lombrico di concimaia è rosso, il lombrico di terra è verde.

Ci sono anche lombrichi di concimaia verdi e lombrichi di terra rossi.

LUMACA

La lumaca viaggia piano lasciandosi dietro una scia di bava iridescente. La bava di lumaca è una traccia inconsistente, si vede ma non si sente. Paragonare qualcosa a bava di lumaca è come dire la vedo ma non ci credo.

LUPO

Il lupo è un animale sfortunato, ma proprio sfortunato.

Gli piacerebbe farsi la sua amica capra, che gli da sempre buca, lasciandolo da solo o, al massimo, in compagnia di amici. Cavoli, è proprio sfigato.

Poi c’è quella petulante di C. R. NdA: essendo la piccola ancora minorenne non possiamo indicarla che con le iniziali, confidiamo comunque nella vostra comprensione. che non si accontenta mai delle apparenze e vuole sapere sempre tutto lei, investigando e facendo domande sul perché delle dimensioni esagerate dei suoi organi esterni.

Secondo me fa bene a mangiarsela, insieme a quell’antipatica della nonna.

Tanto c’è sempre il cacciatore, un maniaco, un pervetito, che, con la scusa di proteggere la nipote, spia la vecchia nel letto e poi sbudella tutti.

Che abbia qualche mania?

Mha!

Chi può dirlo.

10 Emme come…

MAIALE

“Never a (p)ale beer”. Una (s)porca birra.

Del maiale si mangia tutto, ma dei maiali mai ali; mai ali dei maiali.

Ma Yale è dove hai preso la tua porca laurea?

MERLO

Un merlo in un castello è più credibile di un passero in un cassero.

MOSCA

La mosca ama la merda.

Se una mosca non è dalla sua merda, svolazza a cercarla posandosi ovunque e su ognuno.

La mosca ama la sua merda ma non disdegna neppure te.

MUCCA

Una mucca produce una merda e fa felici tante mosche, che la festeggiano svolazzandogli intorno. Lei le ringrazia contenta agitando la coda e le orecchie.

11 O come…

OCA

Un’anatra ritratta da Modigliani.

ORCA

Mi sono sempre chiesto come l’orca assassina potesse fumare ascisc.

ORSO

L’orso è un ottimo nuotatore, ma allo stile libero preferidce il d’orso.

12 Pi come…

PAPPAGALLO

Un bel nome ma non se ne capisce il perché.

PASSERA

Una bella femmina d’uccello.

PASSERELLA

Falso vezzeggiativo.

PASSERINA

Falso diminuitivo di pane con cambio di genere.

PASSERO

Passerò solitario, come uno stormir di foglie.

PASSEROTTA

Scivolando

Mnemonica (8; 2,6). (Lacerata; La cerata)

PASSEROTTO

Passero gravemente ferito con la fionda.

PAVONE

Mai un’iniziativa sua, sempre a ruota di qualcuno.

PECORA

Mi piace molto la pecora Sarda, dai lunghi boccoli bianchi, ma rispetto tutti quelli che non sono d’accordo con me.

PETTIROSSO

Un uccellino, spesso, arrabbiato.

PICCIONE

Prima di perdere l’acca rovinava tutti gli alberi più grandi.

PIDOCCHIO

Il pidocchio morto di fame è detto “affollato”. Come una persona nelle medesime condizioni viene chiamata “pidocchiosa”.

PINGUINO

Linux GNU e nulla più.

PIPISTRELLO

Il pipistrello a testa in giù era incazzato nero, gli era andato il sangue alla testa.

POLLO

Un pollo satollo, per guadare un fiume, finì a mollo fino al collo. Un povero pollo spennato passò il guado immacolato. Il pollo pennuto era grasso e pasciuto, il pollo spennato secco e allampanato.

PORCELLO

Scarti:

Strumento musicale violaceo, por (pora) + (violon) cello.

PORCO

Se un porco ed una porca fanno porcate.

Anche un orco ed un orca possono fare orcate e porcate.

Ma infine, co e ca sai che cosa fa? Insieme, colà, una porcata ci fa.

PORCOSPINO

Animale uso a mimetizzarsi tra le foglie aghiformi di piante resinose sempreverdi.

PULCE

Se ti salta la pulce all’orecchio, occhio che non ne nasca un dubbio.

PULCINO

Se pio pio fa il piccolino,

non è un santo, ne un santino,

sembra proprio un bel pulcino.

13 Erre come…

RAGNO

Un ragno decise di fare il bagno e si avvicinò alla vasca. La superficie della vasca era bianca liscia e vellutata d’acrilico. Il ragno, che voleva fare il bagno, sciolò sulla vasca, giù, in profondità. Fortuna che aveva lasciato un filo di seta morbido dietro di se, le pareti erano enormi, se ne vedeva a malapena la fine, lassù in alto, in cima sui bordi. Il ragno era in bagno ma l’acqua non c’era, la pelle di cera faceva slittare nel ragno le otto zampette a bagno. Ma non c’era l’acqua nel bagno e il ragno aveva un bisogno; come di uno stagno, poi il ragno, in sogno, soddisfa il suo bisogno a bagno nella vasca da bagno.

RANA

Una Volta c’era una rana elettrica: saltava senza ragione apparente.

RENNA

La renna di Babbo Natale porta una strenna.

Scarto consecutivo:

La renna, di solito, si toglie i parassiti rotolandosi in terra e, colpevolmente, uccide il sovrano della sabbia, allora: (renna, rena, rea, re).

RONDINE

Zinzilula sfrecciando nell’aria serena.

Senz’altro contatto fisico, senz’altro, la amiamo.

RONDONE

Garrisce al vento e rosola allo spiedo. Il rondone è da tempo aiutato a nidificare nei sottotetti. Gli viene proposto di nidificare oltre una serie di fori circolari, in alto, sulla facciata della casa, mentre sul retro una rastrelliera di legno forma tante cassette, scoperchiabili dall’alto, perfette per il nido, facili da depredare del contenuto. La cassetta di legno nel sottotetto è fresca ed accogliente, l’affitto è senz’altro caro.

ROSPO

Il rospo da fermo è bufo, si bufo con una effe sola, buffo diventa quando cammina.

14 Esse come…

SCIACALLO

Lo sciacallo alla luna: uuhuu, ho la sciatica ed un callo, uuhhuu.

SCIMMIA

Odio la quarta scimmia, quella che non mangia.

SERPENTE

Enciclopedia:

Aspide, Biscia, Crotalo…Serpente. In teoria l’ABC dovrebbe terminare con Zerpente, ma in pratica non me la sono sentita.

SIRENA

La sirena canta e si dimena,

quanta pena, ascoltare una sirena.

15 Ti come…

TACCHINO

Un tacchino è di 2 centimetri, un taccone è di 12.

TOPO

Il topo optò,

ratto attor, per la torta tòrta di una trota rotta.

TOPORAGNO

Un improbabile supereroe Disney.

TORDO

Un sordo tordo sardo, pensava in cima a un cardo: che caldo ribaldo.

TORTORA

Se una rondine non fa primavera ti puoi ben immaginare che cosa possa non fare una tortora.

16 U come…

UPUPA

A; su, su.

(Incitamento dei compagni più grandi a iniziare la ripetizione delle lettere dell’alfabeto, in uso nella scuola elementare di San Leolino, dove erano presenti classi miste).

USIGNOLO

Anagrammi eccentrici accentati:

Osi lo gnù o lu signò sognò Liù, si ungolò l’usò Gino.

17 Vu come…

VACCA

Alfabetica:

La vacca muta Mugghisce.

Corna:

La vacca matematica pascola la superficie di un toro.

Bicorna:

Va, cche attori.

Pseudo bifronte:

C’era vacca = vacca care.

Pseudo:

Ceralacca = L’ acca c’era.

(La ceralacca non c’entra nulla ma ci piace l’assonanza con C’era vacca, che, per’altro, c’entra anche di meno).

VERME

Essere inerme, che si bagna alle terme.

VERMETTO

(Questa, ed altre che seguono, sono definizioni di animali e/o situazioni con animali, più o meno immaginari/e. Ci scusiamo con il lettore, ma a volte è difficile resistere alla tentazione del fuori tema. Oggi è bello ed andiamo fuori).

Cento grammi serpeggianti.

VERMICELLO

Spaghetto fino.

VERMIGLIO

Spighetta colorata lunga lunga.

VERMENTINO

Pastiglia per alitosi dal fresco aroma.

VERMICIATTOLO

Batuffolo peloso e miagolante.

VERMICIOTTOLO

Sasso di fiume dalla forma sinuosa allungata.

VHERMANO

Fratello spagnolo del l’hombrico.

VERMICULOSI

Reazione cutanea, endemica nel verme solitario.

VERNACCIA

Tenia di facili costumi.

VOLPE

Love, levò il velo sul pelo di volpe.

La volpe rossa dalla grande coda.

La volpe ha il manto rosso, i volpini sono a manti Rossini.

18 Zeta come…

ZANZARA

Una Zanzara di Zanzibar ronzò mille e una notte.

ZIO

Un’insetto che lo piglia sempre in culo.

Lo zio veniva catturato tutte le estati dai ragazzi del vicinato. Dopo averli infilato una paglia nell’ano, veniva rilasciato e volava buffo.

Parte II I versi

19 Versi di animali diversi

L’alce bramisce, l’allodola trilla, l’alzavola cigola, l’ape bombisce e ronza, l’aquila grida, l’asino raglia, l’assiolo (o chiù) chiurla, la balena canta, il bue mugghia o muggisce, il calabrone ronza, il canarino canta, il cane abbaia, guaiola, guaisce, latra, mugola, ringhia, uggiola, ulula e ustola, la capinera cinguetta, la capra bela, la cavalletta frinisce, il cavallo nitrisce e sbuffa, il cervo bramisce, la cicala frinisce, il cigno stride, il cinghiale grugnisce, la civetta stride, il colombo tuba, il coniglio ziga, la cornacchia gracchia, l’elefante barrisce, il fringuello chioccola, la gallina chioccia, il gallo canta, il gatto miagola, ustola, ronfa e fa le fusa, la giraffa muggisce e bela, il grillo frinisce, la iena ride, il leone ruggisce, il lupo ulula, il maiale grugnisce e strogola, il merlo chioccola e fischia, la mosca ronza, la mucca muggisce, l’oca starnazza, l’orso bramisce e ringhia, il pappagallo parla, il passero cinguetta, cigola e pispiglia, il pavone paupula, stride e si pavoneggia, la pecora bela, il pesce è muto, il pettirosso chiccola, fischia e canta, il piccione tuba, il pipistrello stride, il pulcino pigola e zirla, la quaglia stride, la rana gracida, la rondine zinzilula e cigola, il rondone garrisce, lo sciacallo ulula, la scimmia grida, il serpente sibila, il tacchino goglotta, la taccola crocida e gracchia, il topo squittisce, il tordo zirla e canta, la tortora tuba, l’uomo parla, grida, canta, fischia e russa, l’usignolo gorgheggia, la volpe guaiola, la zanzara ronza…

.

…poi, gli animali non elencati, fanno versi

diversi.

Zucchine fresche

Zucchine fresche

Giancarlo Arrigucci

2013 (n°2)

In paese (particolare)
In paese (particolare)

Ingredienti

1. Zucchine fresche (lunghe, tonde, come le preferite), meglio se coltivate nel vostro orto o nei vostri vasi in terrazzo.

2. Parmigiano Reggiano (ma anche gli altri grana o i pecorini stagionati).

3. Olio extravergine di oliva (della vostra regione), se lo producete voi o un vostro vicino meglio.

4. Limone (anche senza).

5. Aceto (mi raccomando non acido acetico, usate l’aceto di vino) meglio se fatto da voi (si può condire anche senza aceto, comunque).

6. Sale (io non lo metto).

Ferramenta

1. Sbucciapatate (per fare le fettine).

2. Coltello.

3. Vassoio di portata.

Preparazione

1. Togliete la testa ed il picciolo alle zucchine.

2. Tagliatele a fettine verticali con il pelapatate (io sono d’accordo a tagliarle anche in orizzontale).

3. Disponete le fettine sul vassoio.

4. Aggiungete il formaggio a pezzetti.

5. Bagnate con qualche filo di olio.

6. Aggiungete gocce di limone e/o di aceto.

7. Sale se vi va.

Note

1. E’ un piatto semplice, veloce, fresco, buonissimo.

2. Zucchine appetibili anche per i bambini.

3. Si mangia da solo, come antipasto o per contorno di altre pietanze.

4. Senza il formaggio è un piatto vegetariano al 100%.

5. Una zucchina per due va già bene, voi fatene quante volete.

Da bere

1. Acqua e/o vino (l’acqua del rubinetto, del pozzo o della fonte, il vino quello che vi piace, se avete abbastanza soldi compratelo buono, se lo fate voi sarà comunque speciale).

2. Il tè, il latte ed altre bevande sperimentatele da voi, io non le uso.

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Il risotto Bucinese

Mi piace fare il risotto, mangiarlo anche, naturalmente.

Mi piace sperimentare.

Usare quel che c’è.

D’estate, l’orto è una miniera, insostituibile, cipolle, pomodori, carote ecc. ecc.

Ma non tutti abbiamo un orto.

Allora basta un marciapiede, un balcone, una finestra … un vaso.

E se proprio non ho niente vado a cercare da chi ce l’ha: un nonno, un vicino … un coltivatore.

Comunque questo risotto è eccezionale, provalo, anche con la verdura del supermercato.

 

 

In Paese (2013 Acquerello, particolare)

Il risotto Bucinese

Giancarlo Arrigucci

(n°1) 2013

Ingredienti

1. Riso per risotto.

2. Rigatino (pancetta di maiale stagionata).

3. Pomodori freschi non troppo maturi (ma anche maturi, perché no).

4. Cipolla.

5. Aglio.

6. Sedano.

7. Prezzemolo.

8. Crosta di formaggio (parmigiano/grana o pecorino).

9. Olio extra vergine di oliva (poco ma buono).

10. Acqua.

11. Sale.

12. Peperoncino.

Ferramenta

1. Padella (con coperchio).

2. Mestolo di legno.

Preparazione

1. Mettete il riso in padella e posizionate a fuoco vivace per tostarlo (bene).

2. Tagliate il rigatino a striscioline (o come meglio vi pare) dopo che il riso è iniziato a tostare mettete in padella e saltate. Il grasso del rigatino si scioglie ed avvolge il riso. Abbassate la fiamma.

3. Togliete la buccia ad alcuni spicchi d’aglio (non siate tirchi, abbondate che sono buonissimi, dopo), Schiacciatene alcuni con il palmo della mano od un bicchiere. Mettete in padella.

4. Tagliate una costola o due di sedano a pezzi piccoli (a me piacciono più grandi). Mettete in padella.

5. Tagliate la cipolla in due metà, fatele a fette sottili perpendicolari all’altro taglio. Mettete in padella. Girate e mescolate bene.

6. Tagliate i pomodori a quadretti (se siete bravi prima li spellate) e mettete in padella.

7. Spezzettate il prezzemolo e unitelo al resto (mettete in padella).

8. Aggiungete acqua in abbondanza (nella padella) e fate bollire a fuoco vivace, se necessario aggiungete ancora acqua, ma fine cottura del riso il risotto non deve essere troppo liquido.

9. Spezzettate la crosta di formaggio ed aggiungetela (in padella) a fine cottura (un po prima per i golosi).

10. Sale e peperoncino a vostro piacere. (Il peperoncino potete metterlo o meno, io lo metto fresco tagliato a pezzettini).

11. Un goccio d’olio aggiungetelo prima di servire o direttamente sul piatto.

12. Se alla fine lo stufate un pochino è meglio ma non è strettamente necessario, specialmente se non avete il coperchio per la vostra padella. Alcuni preferiscono non girare il risotto alla fine per farlo attaccare alla padella e fare una crosta bruciacchiata gustosissima, io lo faccio solo se mi scordo la padella al fuoco senza girare il riso col mestolo.

Note

Se togliete il rigatino e il formaggio viene meno buono (parecchio meno) ma diventa 100% vegetariano. Potreste rimpiazzare il rigatino con striscioline di radicchio rosso, per l’estetica funziona, quasi, bene.

Non ho dato quantitativi perché ognuno sa quanto metterne per il proprio gusto e fabbisogno.

Se siete soliti cucinare per voi stessi o per altri conoscete meglio di me le dosi da utilizzare e poi non posso fare tutto io, metteteci del vostro, perdindirindina.

Siete pregati, se ci mettete del vostro, di farmi sapere come è andata (non che mi importi molto, ma si impara sempre qualcosa dagli sbagli degli altri, e voi sbaglierete molto, se gli altri vogliono condividere le esperienze).

Nella sezione degli strumenti non ho specificato il fuoco, potete cucinare al gas, alla piastra radiante, al fuoco del caminetto, nel barbecue o come meglio vi aggrada e vi riesce.

Sempre nella stessa sezione non ho messo piatti e bicchieri, per me lo potete mangiare in padella anche senza posate, basta il mestolo e volendo non serve nemmeno quello.

Ho messo la padella, benché si possa fare anche in gavetta o nel barattolo vuoto di piselli, perché penso che sia più funzionale, comodo e, comunque, disponibile a chiunque, ma se siete in campeggio ed avete solo il gavettino usate quello, non mi scandalizzo mica.

Da bere

Acqua o vino a piacere ma, per favore, non usate altre bevande (acqua se dovete lavorare o guidare, vino se poi potete smaltirlo in sicurezza e tranquillità magari effettuando una qualche attività fisica motoria). L’acqua sempre del rubinetto, del pozzo o di fonte. Il vino, se avete abbastanza soldi, prendetelo buono.

Chi beve tè o latte verifichi pure se ci stanno bene col risotto, io ho altri gusti.

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