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Forme di Governo. Quale sarà in futuro la nostra?

  • Repubblica semipresidenziale
  • Repubblica Socialista
  • Governo

    Qual’è la migliore tra le forme di governo?

    Vediamo, prima di tutto, quali sono le forme di governo attuali.

    Storicamente se ne sono sperimentate molte, quelle che voglio ricordare sono: Monarchia, Repubblica e Dittatura.  La monarchia e la dittatura sono ancora presenti in alcuni paesi del mondo ma la maggior parte degli altri si è evoluta verso la democrazia, preferendo la repubblica che può essere di tipo parlamentare (anche la monarchia può essere di questo tipo e in questo caso è molto simile ad una repubblica, solo che il capo di stato, re o regina, non viene eletto ma si tramanda per via genetica) o presidenziale nonché  semipresidenziale.

    Nei governi di tipo presidenziale il capo di stato o il capo del governo sono eletti direttamente dai cittadini e non hanno bisogno della fiducia dei parlamenti, mentre nel semipresidenzialismo il capo del governo si, essendo nominato indirettamente, ad esempio dal capo di stato.

    Wikipedia sancisce che

    “La forma di governo, da non confondere con la forma di Stato, è il modello organizzativo che uno Stato assume per esercitare il potere sovrano. Più in generale può intendersi come la modalità con cui viene allocato il potere tra gli organi portanti dello Stato: Parlamento, Governo e Capo di Stato; la forma di governo quindi attiene ai rapporti che si vengono a instaurare fra di essi e alle modalità con cui vengono ripartite e condivise le rispettive competenze”.

    In Italia, secondo la Costituzione il potere sovrano appartiene al popolo, infatti lo cita nei principi fondamentali all’articolo 1:

    Art. 1.
    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    Tutti gli altri sono al servizio del volere del popolo, dei cittadini.

    Può allora un governo democratico togliere i diritti ai cittadini?

    NO! Non può, e se lo fa l’atto è illegittimo.

    Vediamo cosa ha fatto questo governo.

    A- Con il Jobs Act ha eliminato l’articolo 18 dallo statuto dei lavoratori, che sanciva dei diritti dei lavoratori stessi, di tutti i cittadini, perché la repubblica Italiana, sempre secondo la Costituzione, è fondata sul lavoro, sempre scritto nei principi fondamentali, sempre nell’articolo1:

    Art. 1.
    L’Italia è una Repubblica democratica, fondata sul lavoro.
    La sovranità appartiene al popolo, che la esercita nelle forme e nei limiti della Costituzione.

    B- Con la modifica alla seconda parte della Costituzione toglie agli elettori il diritto di votare i propri Senatori, che saranno scelti, non sappiamo da chi, tra i sindaci ed altri consiglieri, non sappiamo come.

    Se questa riforma avesse eliminato il Senato, non ci sarebbe problema ma con un senato sempre attivo, sempre con le stesse funzioni, avere Senatori nominati anziché eletti per fare quel mestiere è un’alienazione grave del diritto.Tra l’altro il potere del Senato come rappresentante delle istanze locali, come dicono lo avrebbero trasformato, non potrà essere esercitato in quanto sappiamo già che la decisione sulle questioni locali sarà prioritaria del governo con la “clausola di supremazia statale”. In caso di difformità di giudizio ha ragione il governo che decide autonomamente. Il governo si aumenta i poteri da solo.

    Inaccettabile.

    Questi sono solo due esempi di come si sta evolvendo la forma di governo in Italia, da Repubblica Democratica a…

    Ma dove andremo a finire? Chissà!!!

    Non fatevi infinocchiare, nessuno si è opposto al Jobs Act, perché sotto ricatto della crisi e dell’emergenza lavoro. Stavolta non facciamoci ricattare più, non confermiamo questa porcata, passata al vaglio parlamentare di un parlamento prono e  servizievole ai voleri del governo, eletto con una legge elettorale incostituzionale e che pretende di cambiare la Costituzione stessa. Forzata nei contenuti, nei tempi e nell’interpretazione.

    Ma possiamo rimediare, fortunatamente il governo, il promotore, il fautore di questa modifica costituzionale deve chiederci il permesso, almeno finché vige la costituzione attuale deve farlo, perché continui a chiedercelo, perché non decida autonomamente anche questo, al referendum confermativo diciamo di no.

    NON SIAMO PIÙ DISPOSTI A CEDERE I NOSTRI DIRITTI.

    Andate a votare e votate NO.

    Ceppoduro

    Alcuni altri motivi per votare no.

    Altre informazioni aggiuntive sulle forme di governo:

    Di seguito è riportata è una lista alfabetica non esaustiva. È da notare che è possibile combinare tra di loro più forme di governo.

  • Anarchia
  • Androcrazia
  • Aristocrazia
  • Autocrazia e dittatura
  • Cleptocrazia
  • Demagogia
  • Diarchia
  • Dispotismo illuminato
  • Dispotismo e tirannia
  • Dittatura militare
  • Democrazia
  • Democrazia deliberativa
  • Democrazia diretta
  • Democrazia partecipativa
  • Democrazia rappresentativa
  • Elitismo
  • Fascismo
  • Federazione
  • Gerontocrazia
  • Meritocrazia
  • Monarchia
  • Monarchia assoluta
  • Monarchia elettiva
  • Monarchia ereditaria
  • Monarchia costituzionale
  • Monarchia costituzionale pura
  • Monarchia parlamentare
  • Nazismo
  • Oclocrazia
  • Oligarchia
  • Partitocrazia
  • Paternalismo
  • Plutocrazia
  • Polisinodia
  • Premierato
  • Repubblica
  • Repubblica direttoriale
  • Repubblica Islamica
  • Repubblica parlamentare
  • Repubblica presidenziale
  • Sistema WestminsterStratocrazia
  • Tecnocrazia
  • Teocrazia

Queste forme di governo danno uno schema generale della variabilità della struttura di potere racchiusa all’interno del governo di una nazione. Comunque, ogni governo è unico, così come ogni nazione e la sua costituzione – le leggi fondamentali che descrivono la forma di governo dello Stato

Poesipittura 2016.

Poesipittura

Vi parlo della Poesipittura. Una mostra collettiva che si è tenuta a Città di Castello e chiusa il 6 Novembre scorso.poesipitturaI media locali l’hanno descritta così:

POESIPITTURA, A CITTA’ DI CASTELLO CONNUBIO DI SUCCESSO TRA ARTI.

A Città di Castello nella Sala Art’è di Via del Popolo interessante mostra d’arte denominata “Poesipittura”. Abbiamo raccolte le testimonianze di Donatella Masciarri Curatrice. Daniela Brodi Presidente Associazione Art’è. Di Marco Giacchetti Presidente dell’Associazione Culturale Amici dell’Arte e Ciao Umbria. Delle pittrici Annamaria Veccia e Adriana Gigliarelli

La pittrice Annamaria Veccia ha scritto in proposito:

DESIDERO RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE DONATELLA MASCIARRI CARA AMICA ED ARTISTA DI TALENTO. PER L’AMORE LA GENTILEZZA E LA PROFESSIONALITÀ’ CON LE QUALI HA RESO POSSIBILE L’ALLESTIMENTO DELLA MOSTRA COLLETTIVA DI POESIPITTURA. NELLA SALA STUPENDA SALA ESPOSITIVA DI ” ART’E’ A CITTÀ’ DI CASTELLO ( PG).

OLTRE QUARANTA ARTISTI , ME COMPRESA, HANNO ESPOSTO UN’ OPERA PITTORICA ESEGUITA SULLE RIME DI UN POETA CONOSCIUTO E MENO. ACCETTANDO DI BUON GRADO L’INVITO DI DONATELLA MASCIARRI A CIMENTARSI IN UN MERAVIGLIOSO CONNUBIO QUALE È’ LA POESIA È LA PITTURA. DUE FORME D’ ARTE DIVERSE MA NEL TEMPO STESSO COSÌ’ UGUALI QUANDO A PARLARE È’ LA VOCE DEL CUORE. DONATELLA HA CREDUTO IN QUESTO COINVOLGENDOCI CON L’ENTUSIASMO E LA CARINERIA PROPRIE DEL SUO CARATTERE. BELLISSIMO ANCHE IL POMERIGGIO DI ESTEMPORANEA NELLA SALA ” ART’E'”. DOVE IN UN CLIMA DI VERA AMICIZIA ABBIAMO DIPINTO CON L’ENTUSIASMO CHE DONATELLA RIESCE A TRASMETTERE. GRAZIE DONATELLA CARA AMICA, GRAZIE PER QUANTO HAI FATTO IN QUESTI GIORNI DI ESPOSIZIONE. DIVIDENDOTI FRA I TUOI MILLE IMPEGNI. E GRAZIE SOPRATTUTTO PER AVERE IO UN MOTIVO IN PIÙ’ PER ESSERE PIÙ’ SERENA …….. LA TUA AMICIZIA.

Avrete capito che la Poesipittura unisce due arti una parlata (e scritta) una visuale (e dipinta), L’idea è partita, qualche hanno addietro in Italia, Donatella l’ha ripresa e portata avanti.

Le foto

Il risultato è stato eccellente, come potrete vedere dalle immagini sotto.

35 34 33 32 31 30 29 28 27 26 25 24 23 22 21 20 19 18 17 16 15 14 13 12 11 10 09 08 07 06 05 04 03 02 01Sia la poesia che la pittura devono suscitare emozioni profonde, evocare ricordi sopiti, guidare il cervello nel labirinto inconscio in cui abbiamo sepolto la nostra vita, la storia della nostra vita, riportando in superficie il nostro io essenziale.

Assieme, le due arti, possono offrire il massimo.

Brava Donatella.

Giancarlo

Pena di morte, una mostruosità (in)umana.

Pena di morte

Cos’è la pena di morte? Come riporta wikipedia, la pena capitale è l’uccisione di un individuo ordinata da un’autorità a titolo di sanzione penale. E’ una perversione di pensiero unica del genere umano e non solo perché solo gli umani sembrano (s)ragionare.

Fortunatamente in molti stati non è presente o non viene applicata ma in altri è presente e comminata per reati considerati gravi ma anche per reati che non riesco a considerare gravi. Ad ogni modo questa sanzione non ha ne basi ne ragioni di essere concepita, ancorché applicata ne supportata.

Nell’antichità la pena di morte era presente un po ovunque, il primo stato a smettere in pratica di comminarla fu quello di San Marino in cui l’ultima esecuzione capitale fu eseguita nel 1468 per poi venir abolita definitivamente nel 1865. Ma il primo ad abolirla dal proprio ordinamento fu la Toscana, il Granducato di Toscana il 30 novembre 1786. E, anche solo per questo, sono orgoglioso di essere nato in questa terra, che ha sviluppato queste idee e saputo dare questi frutti. L’Italia l’ha abolita definitivamente nel 1948. E, anche se in ritardo rispetto ai toscani, con largo anticipo rispetto a tanti altri paesi “civili”.

Nobili origini

Chiaramente questa orribile consuetudine alla pena capitale ha “nobili” origini, sempre wikipedia ci dice che nell’antico testamento è scritto a chiare lettere che: chi causa la morte di un uomo sarà messo a morte. E, purtroppo, non è la sola prescrizione del genere presente nei “testi sacri” anche per azioni dalle conseguenze ben più modeste, come l’adulterio.

Ora la pena capitale era presente anche prima della scrittura della Bibbia ma già esistevano persone nell’antichità che hanno concepito le prime obiezioni contro di essa o almeno contro un’applicazione eccessiva della stessa, germi di pensiero che poi troveranno maggiore spazio e concretezza in un altro Italiano, illustre, Cesare Beccaria.

Il quale nel 1764 pubblicò il pamphlet  Dei delitti e delle pene dove Beccaria criticava il sistema penale del tempo e prendeva posizione contro la pena di morte.

Altro orgoglio nazionale è che il 18 dicembre 2007 l’ONU, con 104 voti favorevoli, 54 contrari e 29 astenuti, ha approvato la Moratoria universale della pena di morte, promossa dall’Italia a partire dal 1994.

Stati che applicano o meno la pena di morte nel mondo:

Pena di morte Public domain I, the copyright holder of this work, release this work into the public domain. This applies worldwide. In some countries this may not be legally possible; if so: I grant anyone the right to use this work for any purpose, without any conditions, unless such conditions are required by law. death_penalty_world_map-svg2Pro pena capitale

Ci sono motivazioni favorevoli alla pena di morte e motivazioni contrarie.

Fra tutte quelle a favore, ancorché inaccettabili e a volte ridicole, voglio citarne una: “garantisce un’assoluta certezza della pena e assicura un risarcimento morale ai parenti delle vittime di omicidio, eliminando la tentazione di vendette private, nonché scongiurando potenziali eccessi di legittima difesa e ulteriori reati a danno di terzi cittadini”.

Questa motivazione la riporto perché mi ha colpito, mi ha colpito come gli Statunitensi siano molto attaccati a questa cosa, infatti in molti stati vige ancora la pena di morte: Voglio dire che gli americani vogliono il risarcimento morale, se il reo si è macchiato di reati che la prevedono, la pena di morte è l’unica soluzione che calmi gli animi e tutti son disposti a far di tutto perché venga eseguita.

Poco conta che non si possa poi tornare indietro in caso di errore di giudizio, poco conta, se non la vendetta. Si vuol compensare, risarcire, qualcosa che non potrà mai tornare allo stato precedente alla commissione del reato. Vendetta sul reo per non doverla cercare su altri innocenti, perché la morte, chiede morte: OCCHIO PER OCCHIO, DENTE PER DENTE. Se non ci fosse la pena di morte negli USA ci sarebbe una faida continua e perenne, tutti contro tutti a spararsi in piazza.

Contro pena capitale

Anche di tutte quelle contrarie ne riporto solo una: lo stato non può macchiarsi di un delitto che dice di combattere, nessuno ha il diritto di privare un essere umano della sua vita, figuriamoci un ente, un gruppo, un’associazione. Nessuno può rivendicare preminenza morale uccidendo altri uomini. Non c’è diritto solo barbarie in questo comportamento.

Ascoltatevi il gorilla di Fabrizio de André, alla fine si capisce come a qualcuno possa esser tirato il collo non per sbaglio ma per malafede: “con una sentenza un po originale”.

Amnesty International ci dice che:

The death penalty is cruel, inhuman and degrading. Amnesty opposes the death penalty at all times – regardless of who is accused, the crime, guilt or innocence or method of execution.

La pena di morte è crudele, inumana e degradante. Amnesty si oppone alla pena di morte in tutti i casi, senza considerare chi sia accusato, il crimine commesso, se colpevole o innocente o il metodo di esecuzione.

Questa dichiarazione, molto bella, ci dice che non abbiamo alcun diritto sulla vita di esseri umani, se non di salvaguardarla in ogni caso e sempre. Ci dice che non c’è un modo “civile” per comminarla.  Ci sono due diritti umani essenziali tutelati dalla dichiarazione universale dei diritti umani adottata dall’ONU nel 1948:

The right to life and the right to live free from torture.

Il diritto alla vita ed a vivere senza tortura.

La pena di morte è un abominio che lede il diritto alla vita ed a vivere senza tortura.

Vergogna!

Giancarlo

Felice. Io sono felice, anzi no! Perché?

Felice.

Sono felice, anzi no.

Cos’è la felicità?

Secondo wikipedia la felicità è:
“La felicità è lo stato d’animo (emozione) positivo di chi ritiene soddisfatti tutti i propri desideri.Felice

L’etimologia fa derivare felicità da: felicitas, deriv. felix-icis, “felice”, la cui radice “fe-” significa abbondanza, ricchezza, prosperità.”

Ho tutto quello che…

Ma allora sono felice, ho tutto quello che mi serve, che desidero, che posso desiderare.

“Sono un ragazzo fortunato perché m’hanno regalato un sogno
sono fortunato perché non c’è niente che ho bisogno” ripete Jovanotti in una sua canzone.

Ragazzi che culo a nascere qui, un bel paese, tanti soldi, tutto quello che si vuole.

Tutti fortunati, tutti felici.

Abitanti di Bucine
Gli abitanti di Bucine sono felici?

Certo, non ci fosse la TV, sempre li a farci desiderare la roba d’altri.

Certo, non ci fosse la pubblicità, sempre li a farci sentire meschini e inconcludenti.

Oh, certo, non ci fossero gli amici, che hanno sempre qualcosa in più.

Certo, non ci fossero i vicini, che l’erba verde ce l’hanno solo loro.

Certo, fossimo più educati, se a scuola ci avessero educato, ad accontentarci di ciò che abbiamo ci avanzerebbe tutto. Ma non ci sarebbe business.

Ha fatto un Papa nuovo…

E come farebbero le “maison” del lusso, che già traballano, se non comprassimo più il superfluo? Meno male che c’ha messo una pezza la Chiesa Cattolica, ha fatto un Papa nuovo, l’ha chiamato Francesco, che era uno tosto, uno povero, e via lavate milioni di coscienze, assolti tutti dai peccati, veniali, ed il mondo può continuare come prima più di prima tra gli sprechi e le scommesse del gioco d’azzardo, più o meno legale.

Poco importa se per le stesse ragioni di prima si fanno ancora guerre, morti, profughi, carestie.

A noi non ci manca niente e vorremmo di più.

Per averlo facciamo le guerre e ci indigniamo per i profughi.

Ma è proprio vero che il genere umano può solo peggiorare e gli unici felici son quelli che si chiamano Felice.

Ceppoduro

No, questa buffonata non sa da fare.

No, questa buffonata non sa da fare.

Buffonata, si, perché nessuno, nemmeno Zagrebelsky, ha capito cosa abbiano scritto i nuovi estensori.

Non si scrive un testo costituzionale con i piedi. Testo a fronte

Non abbiamo bisogno di un tiranno, ne di un oligarchia.

Legge elettorale “Porcata” e modifiche costituzionali “Troiate” assieme rischiano di dare un potere immenso al bischero di turno, che per caso vince con nulla, magari col 20% dei voti, le elezioni politiche.

Non vogliono più farci eleggere nessuno, lo vogliono decidere loro, nelle segrete stanze chi fa che cosa. vogliono eliminare una camera che ha il compito di controllare l’altra e dare a questa enormi poteri. Vogliono farci credere che uno eletto per fare il sindaco possa fare, part time anche il senatore (anche qui distrutto il lavoro fisso, precari anche al senato ed in comune). Vuole che crediamo che non aumenterà il potere del primo ministro, ma se passa questa riforma ne esce un mostro,: lui e pochi altri avranno in mano il potere assoluto.

NON BASTA PROMETTERE la revisione della legge elettorale dopo il referendum. Vogliamo eleggere i nostri rappresentanti e, visto l’andazzo delle ultime legislature, vincolarli al mandato, che oggi ci sono le risorse per comprarli tutti se vogliamo, se qualcuno vuole. Ne abbiamo sentite tante di promesse e poi questa nuova legge elettorale come sarà? Chi lo sa? Fatela, fatela prima del referendum e ne riparliamo, per intanto il referendum boccerà, noi bocceremo, le Troiate che avete scritto.

Ma come è possibile che negli ultimi trent’anni ogni politico, più o meno di successo, si sia montato la testa da ritenersi o l’unto del signore o di poter piangere per noi mentre ci sta inculando a sangue il futuro o voler essere semplicemente padre delle riforme.

Le riforme non sono mai figlie di padre certo, devono nascere bastarde, e più bastarde sono, meglio è, crescono forti e resistenti, con il sangue rosso e pulito. Quelle di padre unico nascono malate, dal sangue nero e sudicio, come olio usato, come quello dei nobili di un tempo, con tare ereditarie evidenti che hanno portato a tragiche conseguenze; guerre, distruzione e morte, in tutta Europa per circa cinquant’anni.

Non vogliamo un leader decisionista e saccente, vogliamo un primo ministro, primo tra i servitori, dello Stato, della Repubblica, delle Istituzioni, delle Regioni e dei Comuni. Vogliamo qualcuno che sappia ascoltare, le esigenze della popolazione e che sia disposto a qualsiasi sacrificio, anche personale per portarle avanti.

Senza tanti amici, parenti e parenti dei parenti da sistemare.

Poi perché dovremmo fidarci di qualcuno che finora ci ha tradito continuamente:

Ha dato ottanta euro con una mano e ne ha ripresi cento con l’altra.

Ha tolto l’ICI aumentando di due punti percentuali l’IVA.

Ha salvato una banca facendola pagare ai piccoli risparmiatori.

Ha dissipato, con oculata scelta dei manager emmepiesse, il tesoro secolare dei Senesi.

Ha cancellato l’articolo 18, rendendo tutti precari, da ora e  per sempre.

Non è riuscito ad approfittare della congiuntura economica favorevole e forse irripetibile per far crescere il paese come invece han fatto tutti gli altri Europei.

Perché dovremmo fidarci di chi nei talk show verso i rappresentanti di altri partiti e movimenti, rappresentanti dell’economia e della società civile è così supponente e pieno di se da non star nemmeno ad ascoltarli, interrompendoli, offendendoli e denigrandone opinioni e posizioni in continuazione.

No!

Non dobbiamo fidarci.

Non lo faremo.

E’ una buffonata.

Voteremo NO.

NO.

NO.

NO.

 

Viva l’Italia.

Ceppoduro

 

PS: Non andare a votare aumenta le possibilità del si di vincere al referendum, andiamoci uniti e votiamo NO compatti a questa buffonata.

Se non cancelliamo questa raccolta di troiate dovremo conviverci per molti lustri, i nostri figli dovranno porvi rimedio e chissà se riusciranno mai.

VOTA NO!

Mi raccomando

Crescita, in crescita: era vero è cresciuto e di molto

In crescita

Il debito pubblico Italiano a Marzo era di 2 228 miliardi di Euro, in crescita. Leggi l’articolo del blog.

Il debito pubblico sembra l’unica cosa che cresce bene in Italia:

La repubblica: ” Sale ancora il debito della Pubblica amministrazione: in maggio registra la cifra record 2.241,8 miliardi, in aumento di 10,9 miliardi rispetto al mese precedente.”

Il fatto quotidiano: “Debito pubblico, gli interessi a zero non impediscono nuovo record a luglio: 2.252,2 miliardi”

Ansa: “Nuovo record per il debito pubblico, tocca i 2.252 miliardi Bankitalia: in aumento di 3,4 miliardi rispetto a giugno”

La Repubblica: “Debito pubblico record, nei primi sette mesi è cresciuto di 80,5 miliardi

A luglio il debito delle Amministrazioni pubbliche si è attestato a 2.252,2 miliardi, in aumento di 3,4 miliardi rispetto a giugno. In crescita anche le entrate, ma il dato è “falsato” dalle disomogeneità contabili e temporali (Iva, ritenute Irpef, canone Rai e l’imposta di bollo virtuale)”.

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ALLORA E’ VERO.

Ci stanno prendendo per il culo.

Sono anni che non si vede una congiuntura così favorevole.

crescita

IL PETROLIO COSTA NIENTE.

IL GAS LO SEGUE.

IL DENARO COSTA NIENTE.

LA BANCA EUROPEA ACQUISTA I TITOLI DI STATO IN GIRO.

e l’Italia che fa?

Gioca, gioca al gratta e vinci e raschia raschia, raschierà il fondo.

crescita

COME È STATO POSSIBILE AUMENTARE IL DEBITO PUBBLICO DI ALTRI 80 MILIARDI DALL’INIZIO DELL’ANNO? COME? Mi chiedo come.

Fortunatamente il governo è ottimista, ed il suo capo ancor di più. Certo lui non ha tempo di occuparsi di questo, gioca allo statista. Vuole scambiare la dignità umana, il lavoro, con più mercato. E intanto perdiamo altri ottanta miliardi che per noi voglion dire più di mille euro a testa.

Complimenti.

Un ottima performance.

Sono proprio contento di essere Italiano.

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Povero Garibaldi, ma chi te lo ha fatto fare, avresti dovuto stare di più con la bella Anita e a noi lasciarci con il Papa in Vaticano.

Ceppoduro

Fonti

Il fatto quotidiano

Ansa economia

Repubblica

 

 

Levane 2 Juniores VS Ambra, ancora foto dell’incontro

Levane 2 Juniores VS Ambra III Categoria. Parte 2

Levane 2 Juniores VS Ambra III Categoria, ecco le più belle foto dell’incontro di Sabato 3 Settembre allo stadio di Levane.

Per la cronaca la partita è finita 1 a 0.

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Segue parte 3 con altre foto

Vai alla parte 3, Vai alla parte 1

Giancarlo

Levane Juniores VS Ambra, le più belle foto dell’incontro 1

Levane Juniores VS Ambra III Categoria. Parte 1

Levane Juniores VS Ambra III Categoria, ecco le più belle foto dell’incontro di Sabato 3 Settembre allo stadio di Levane.

Per la cronaca la partita è finita 1 a 0.

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Vai alla parte 2

Vai alla parte 3

 

Giancarlo

Bucine. Il caso di avvistamento UFO a Cennina.

Bucine, sempre avanti a tutti.

Il caso di avvistamento UFO a Cennina.

Nel 1954 si ha il primo caso di avvistamento UFO a Cennina. Rosa Dainelli, sposata Lotti ne incontra due andando alla messa di Ognissanti a Cennina.

La signora riferisce che i Marziani, pur non parlando la nostra lingua, ma una specie di Cinese (forse il Bu-cinese), sono stati molto determinati nel prendersi due oggetti a lei appartenenti: una calza ed  alcuni garofani. La calza è servita per legare in mazzetto i fiori, probabilmente per non rovinarli nella partenza da terra.

UFO a Bucine

L’avvenimento è clamoroso, il racconto credibile, suffragato da molte altre testimonianze, la signora non da adito a crederla mitomane, dunque gli UFO a Cennina sono venuti? Il report ITACAT non da affidabilità all’avvenimento.

Sarebbe un peccato che i Marziani non avessero potuto apprezzare la bellezza del luogo, e della signora Lotti.

Comunque ne parlarono molti giornali. UFO a Cennina; Bucine, Cennina, da allora non furono mai più dimenticati.

UFO a Bucine
Fabio Macerini arriva a Cennina. Acquerello di Giancarlo Arrigucci 2016.

Su Marte, o da dove venivano gli alieni, sono arrivate una calza e dei garofani della signora, che ora saranno conservati in un qualche reliquiario o museo della vita extra-marziana.

UFO a Cennina
Ricostruzione della navicella di Cennina

 

 

 

 

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Nota a piè di pagina.

Bucine e il Blog di Bucine, con tutti i collaboratori, non credono negli UFO, nei Marziani ed in ogni forma di superstizione e credenza popolare. Compresi streghe, maghi, santoni e divinità varie.

Questo articolo, UFO a Cennina, non vuole ipotizzarne l’esistenza, nemmeno dimostrare alcunché collegato a questo. Non sappiamo con esattezza come si siano svolti i fatti, ne il contesto storico sociale che potrebbe averli generati.

I fatti, le dichiarazioni della nostra concittadina, sono veri, registrati in documenti ufficiali e riportati in articoli di quotidiani e in studi ufologici di tutto il mondo. La signora, purtroppo, è scomparsa nel 2006.

Nel comune ci sono state altre segnalazioni, già dal 1930, se non andiamo errati, ma molto meno spettacolari e coinvolgenti di quella che vi abbiamo raccontato, confidiamo, rallegrandovi la giornata.

Saluti

Bucine