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Il senso

Il senso, della vita, il senso dell’arte, il senso delle cose.

La vita ha un senso? No!

L’arte ha un senso? Boh!

Le cose hanno un senso? In che senso?

Cominciamo dalle cose.
Per capire quale sia il loro senso, la loro ragione di esistere, dobbiamo prima specificare quali cose.

E’ chiaro, fin dal nome, che il senso di un cavatappi sia “cavare” il tappo o di un apri-bottiglia aprire la stessa e via discorrendo, insomma tutti gli oggetti creati dall’uomo hanno uno scopo, proprio quello, servono a quello, sono stati ideati e realizzati per quello. Ciò non toglie che possano servire ad altro, come una cinghia può uccidere un uomo se con essa si impicchi o venga impiccato.

Un oggetto artificiale ha di certo almeno uno scopo.

L’arte ha uno scopo?


Prima ho risposto: boh??? Nel senso che non è detto che sia chiaro, ne dichiarato, comunque è possibile che abbia diversi scopi a seconda dei punti di vista.
Lo scopo dell’artista nel fare arte può essere egoista (ottenerne soldi, fama, riconoscibilità, prestigio, ecc.) può essere parimenti altruista (dilettare i fruitori, educarli, riportare le gesta di altre persone o eroi o le loro idee, ecc.).
Si può fare arte anche per riprodurre o creare il bello, per provare e far provare piacere nel guardarlo , toccarlo o d ascoltarlo; ma si può anche essere artisti per disturbi mentali, psichiatrici o a nostra insaputa ma su questi ultimi aspetti essendo inconsapevoli non userei il termine “fare arte” altrimenti anche il maiale pittore farebbe arte ed anche i commensali di un’ultima cena lascerebbero un capolavoro su tela invece della tovaglia unta da lavare il giorno dopo.

Ma sull’arte ci ritorneremo.

Ha senso la vita?

No, non lo ha e qui sono sicuro e fermo.
La vita non può averlo perché non è progettata ne costruita a tavolino.

La vita è un “caso”.

La coscienza di se e della propria vita è ancor più casuale: possiamo essere vivi e non aver coscienza di noi, raramente per fortuna.
Ma cosa ci porta a pensarci a pensare a ciò che siamo?

Purtroppo per chi ha idee “elevate” è un “semplice” meccanismo neuro-chimico, sostenuto dal nostro corpo vivente che una volta morto (il corpo) sparirà con esso e noi non avremo più alcuna consapevolezza di noi, ne della nostra (passata) esistenza.

Naturalmente uno scopo possiamo darlo alla nostra vita, acciderba, essendo esseri senzienti dobbiamo darglielo è un nostro privilegio.

Molti passano la vita a vivere ed è già qualcosa.
Altri aiutano altri, disinteressatamente o meno, ma dedicano la loro vita a questo.
Altri ancora pensano solo a se stessi, ma non è sempre negativo, c’è chi vuole migliorarsi per stare meglio con gli altri, anche se c’è chi degli altri “non gliene può fregà de meno” e vuole solo soggiogarli, sottometterli, sopraffarli e tutti i verbi complementari o sinonimi.

Allora se il senso te lo devi dare tu, come può la vita avere un senso predefinito. Lasciamo perdere il discorso. E’ tempo perso e fiato sprecato.

Torniamo all’arte.

Ha un senso l’arte?

Di per se poco, anche se è stata sempre prodotta per raccontare e veicolare idee, specie quando ancora i linguaggi vocali non erano sviluppati ed in seguito quando ben pochi sapevano leggere e scrivere.

Abbiamo ritrovato caverne con le parti e le volte ricoperte di graffiti, disegni e dipinti.
Abbiamo chiese ed edifici pubblici o privati ricoperti di mosaici, affreschi e dipinti e riempite di statue o moschee dipinte a motivi geometrici o votivi, abbiamo arte ovunque.

Tutto bello, stupendo, meraviglioso.

Sembra che l’arte sia nata con noi e sia arrivata fino a noi senza discontinuità con un senso per la storia ed uno per l’educazione.

Potremmo azzardare che il senso dell’arte è soddisfare il bisogno di bellezza e/o di conoscenza.

Ma non è così altrimenti non avremmo avuto un periodo come quello dell’arte moderna e contemporanea prodotta sostanzialmente nel secolo scorso.
Non avremmo avuto autori come:
Marcel Duchamp, Lucio Fontana, Mark Rothko, Yves Klein, Jackson Pollock, Cy Twombly e tanti altri.
Che non avrebbero fatto opere insignificanti come:
i “Ready made”, i tagli, i dripping ecc.

Ed anche se questi “artisti” li avessimo avuti veramente ed avessero realmente eseguito quelle porcate che ho appena iniziato ad elencare e di cui sono oramai pieni i musei, noi non li avremmo accettati, esaltati, osannati, non li avremmo certo considerati “artisti”.

Cosa hanno fatto di bello?
Cosa ci hanno insegnato?

Se l’arte avesse un senso loro non sarebbero stati chiamati “artisti” e noi non li avremmo applauditi.

Il senso all’arte dobbiamo darlo noi, proprio come alla nostra vita, ed ultimamente in questo senso abbiamo proprio “cannato”.

L’orologio

Qualcuno costruì un orologio molto speciale per Carlo, orologio che aveva il potere di rallentare il tempo. Era stato creato da un orologiaio abilissimo che oltre alla speciale funzione lo aveva fatto molto elegante, con un quadrante dorato e lancette sottili.

Carlo era molto orgoglioso del suo tesoro e lo portava sempre con sé e un giorno decise di fare una passeggiata al parco per godersi il bel tempo. Mentre camminava, vide un gruppetto di bambini che stavano giocando a pallone.

Carlo si sedette su una panchina e osservò i bambini giocare, ma presto si accorse che il tempo stava passando molto velocemente. Allora decise di usare il suo orologio magico per rallentare il tempo e godersi meglio la scena.

Con un tocco della lancetta, il tempo rallentò e i bambini cominciarono a muoversi più lentamente, dando a Carlo il tempo di osservare ogni dettaglio del loro gioco. Era come se il mondo intero si fosse fermato per lui.

Carlo si divertì molto a osservare i bambini giocare e a godersi la bellezza del momento. Quando ebbe finito, decise di riportare il tempo alla normalità e si alzò per tornare a casa.

Da quel giorno in poi, Carlo usò spesso il suo orologio magico per rallentare il tempo e godersi ogni momento della sua vita. E ogni volta che lo faceva, si sentiva felice e contento di essere vivo.

Ma Carlo non riusciva a resistere alla tentazione di usare il suo orologio magico ogni volta che poteva. Cominciò a usarlo sempre più spesso, finché non divenne dipendente dal suo potere di rallentare il tempo.

Un giorno, però, l’orologio smise di funzionare. Carlo era disperato e cercò in tutti i modi di ripararlo, ma non c’era niente da fare. Senza il suo orologio magico, Carlo si sentiva perso e non sapeva come affrontare la vita.

Vendette tutti i suoi beni ed usò il denaro per viaggiare e godersi la vita, anche senza orologio magico.

E così fece, viaggiò per il mondo, visitando posti meravigliosi e incontrando persone interessanti.

Purtroppo il tempo, senza il suo bell’orologio, volava via veloce e presto si ritrovò vecchio e poi morì.

Giancarlo

San Savino 2022

San Savino 2022, in occasione della trentaquattesima sagra del gambero e del pesce del lago Trasimeno si è svolto il quinto concorso di Estemporanea di pittura a San Savino (PG).

Intitolato “L’attuale crisi idrica ed il ciclo delle oscillazioni do livello del lago Trasimeno.

San Savino

Link informazioni sul paese.

Link ad altri articoli sulle estemporanee passate:

2017 e qualche immagine in più.
2018

San Savino 2022 ecco le immagini dei quadri

Lago Trasimeno

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera.

Il lago Trasimeno è un lago tettonico della provincia di Perugia, nella regione Umbria, ha una superficie di 128 km².

Il più esteso lago dell’Italia centrale, quarto tra i laghi d’Italia subito dopo il lago di Como.

Tale estensione si affianca però ad una scarsa profondità (media 4,3 m, massima 6 m), che lo fa classificare come un lago di tipo laminare.

Etimologia

È discussa l’origine della denominazione “Trasimeno”, rispetto alla quale esistevano almeno tre ipotesi.

La più fantasiosa – nota come la leggenda del Trasimeno – narra dell’omonimo principe annegato per esser stato tratto in inganno dalla ninfa Agilla e dal quale il nome del lago, appunto, deriverebbe.

Più sostenibile era l’ipotesi che il Trasimeno tragga la sua denominazione dal composto di trans Imenus, “oltre l’Imeno” (o “Menio”) dal nome del piccolo colle che, venendo da nord, si apre mostrando il lago prima invisibile.

Ma la più accreditata rimaneva la teoria relativa all’espressione trans minus vide laco, ossia “tra i monti vedrete il lago” o più probabilmente “attraverso il colle piccolo vedi il lago”.

In uso per orientare i forestieri, perlopiù provenienti da Firenze, intenti a raggiungere la città di Perugia.

Tutte queste teorie sono state messe di nuovo in discussione dal ritrovamento della Tabula cortonensis, manufatto bronzeo etrusco dell’inizio del secondo secolo a.C., sulla quale è riportato il nome etrusco del lago, Tarminass.

Di chiara somiglianza con la forma latina, ad evidenza della probabile origine etrusca del toponimo, vista la localizzazione geografica del lago in piena Etruria.


Giancarlo

Fabio Luzzi

Nuova mostra di Fabio Luzzi a Montevarchi (AR), in galleria Magiotti.

La mostra, “donne e motori”, terminerà il 25 Aprile 2022.

Montevarchi Arte ha organizzato una nuova mostra, mixage di arte contemporanea a Montevarchi, dove potrete ammirare le opere dell’artista fanese Fabio Luzzi dedicate alle donne ed ai motori.

Segue una breve biografia dell’artista:

Fabio Luzzi (diplomato Geometra) dal 2011 ha iniziato a frequentare alcuni corsi che gli hanno permesso di cimentarsi con la pittura.
Il disegno, comunque, è la modalità espressiva che da sempre Fabio Luzzi preferisce.

Come pittore realizza disegni a biro ed a matita oppure dipinge ad acquerello o con colori acrilici.

I supporti che utilizza maggiormente sono le tele, i cartoncini, la pietra naturale, gli oggetti in terracotta grezzi e le vecchie magliette dismesse.

Come scultore realizza lampade con legni restituiti dal mare e modella il filo cotto, quello utilizzato in edilizia per legare i ferri d’armatura

Con questo filo, molto duttile, realizza svariati soggetti: figure umane, animali e mezzi di trasporto.

Per motivi logistici non sarà possibile fare una cerimonia inaugurativa della mostra, che però sarà possibile visitare tutti i pomeriggi dalle 17:00 alle 19:00 tranne il lunedì.

La mattina la mostra rimane aperta dalle 10:00 alle 12:00 il Giovedì e il fine settimana.

Galleria dei disegni di Fabio Luzzi

Oltre alle donne riprodotte nei disegni in mostra Fabio espone un interessante modello di moto, prodotta intrecciando il filo cotto.

Giancarlo

Dedicato alle Donne

C’è una nuova mostra, organizzata a Montevarchi da Montevarchi Arte nella settimana della festa della donna: “Dedicato alle Donne”.

La mostra realizzata in via Poggio Bracciolini, già via del museo, a Montevarchi (AR), è iniziata domenica 6 Marzo si protrarrà fino a domenica 16 Marzo.

Sono esposte opere di artisti vari in collettiva a tema della donna.

Da Wikipedia, l’enciclopedia libera:

“La Giornata internazionale dei diritti della donna, nota anche come Festa della donna, ricorre l’8 marzo di ogni anno.

Per ricordare sia le conquiste sociali, economiche e politiche, sia le discriminazioni e le violenze di cui le donne sono state e sono ancora oggetto in ogni parte del mondo.

Viene associata alla Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne istituita il 17 dicembre 1999 e che cade ogni anno il 25 novembre.

Questa celebrazione si tiene negli Stati Uniti d’America a partire dal 1909. In alcuni paesi europei dal 1911 e in Italia dal 1922.

Specialmente in passato e ancora oggi dall’Unione donne italiane e nell’accezione comune viene chiamata Festa della donna anche se è più corretto Giornata internazionale della donna, poiché la motivazione non è la festa ma la riflessione.”

“Nel settembre del 1944, si creò a Roma l’UDI, Unione Donne in Italia.

Fu l’UDI a prendere l’iniziativa di celebrare, l’8 marzo 1945, la prima giornata della donna nelle zone dell’Italia libera.
Nello stesso momento a Londra veniva approvata e inviata all’ONU una Carta della donna contenente richieste di parità di diritti e di lavoro.

Con la fine della guerra, l’8 marzo 1946 fu celebrato in tutta l’Italia e vide la prima comparsa del suo simbolo, la mimosa, che fiorisce tra febbraio e marzo”

Questa mostra più semplicemente vuole riflettere sull’importanza della donna nella nostra vita ed omaggiarla.

Dedicato alle Donne

Ecco le opere esposte:

Nel locale della mostra è possibile leggere alcune poesie, dedicate alla donna, della poetessa Ilia Lari.

Auguri.

Giancarlo

Daniela Dragoni e Co.

Nuova mostra di Daniela Dragoni, Francesca Gaisina, Graziella Ghiori, Andreina Spadini e Antonella Sisinni alla Galleria Magiotti di Montevarchi organizzata da Montevarchi Arte.
La mostra, aperta dal 4 Marzo ha ricevuto tantissime visite e tante altre confidiamo ne riceverà fino al giorno di chiusura il 15 Marzo p. v.

Le pittrici che espongono in questa collettiva sono tutte di Arezzo e dintorni.

Si distinguono per bravura ed impegno nella realizzazione dei loro lavori che trovano nel sito espositivo di Galleria Magiotti una cornice ulteriore per poterle apprezzare.

Sonia Terzino (critico d’arte, gallerista) ha detto della pittrice Daniela Dragoni: “Professionista seria, capace, profonda conoscitrice della tecnica pittorica, Daniela ha passato una vita dedicandosi sempre con passione e profitto all’arte, unendo a tutto questo una grande e continua ricerca interiore e speculativa.”

Mentre alcune mostre precedenti dell’artista Francesca Gaisina le trovate qui.

Andrea Mercanti (Arezzo web informa) ha scritto una recensione per Graziella Ghiori.

Andreina Spadini è su pinterest, dove potrete ammirare alcune se opere.

Ecco le opere esposte:

Daniela Dragoni, Francesca Gaisina, Graziella Ghiori, Andreina Spadini e Antonella Sisinni

Tutte artiste bravissime in un mixage di arte contemporanea che vi invitiamo a visitare a Montevarchi, in via Roma 43, di fronte a Piazza Magiotti, in centro città. Le loro opere meritano di essere viste dal vero, anzi semplicemente: meritano di essere viste.

La mostra è un occasione unica per gli abitanti del Valdarno per conoscerne meglio le opere di queste artiste aretine senza doversi spostare nel capoluogo di provincia, quindi non aspettate andate a Montevarchi e godetevi lo spettacolo.

L’inaugurazione è stata ripresa da

Tv1 emittente televisiva regionale digitale terrestre canali 11 e 98.

Il servizio sulla mostra viene trasmesso nella sezione culturale della notizie di Tv1.

Vi suggeriamo di non perderlo.

Ad ogni modo il nostro migliore consigio è di visitare la mostra.

Giancarlo

2022 Carnevale nel mondo

A Montevarchi, alla galleria Magiotti, si è aperta la mostra collettiva di pittura e scultura:2022 Carnevale nel mondo.

La mostra concorso è organizzata da Montevarchi Arte in collaborazione con il Comune di Montevarchi e l’associazione Giglio Blu di Firenze si chiama:
2022 Carnevale nel mondo.

I quadri, realizzati con qualsiasi tecnica e su qualsiasi supporto dovevano avere due soli requisiti:
essere privi di cornice e misurare 50 cm per 60 cm (o viceversa).

Oggi, all’inaugurazione:

La mostra si protrarrà sino al 1° Marzo.

Come si svolgerà la competizione 2022 Carnevale nel mondo

Avremo una votazione con tre giurie, Popolare, Artistica e Tecnica, ogni visitatore farà parte della giuria popolare e sarà chiamato ed esprimere cinque preferenze in una scheda.

Gli artisti, allo stesso modo, per la giuria Artistica e personalità e personaggi locali di elevato profilo e competenza si esprimeranno nella giuria tecnica.

Alla fine della mostra tireremo le somme ed avremo tre graduatorie nelle varie giurie più la somma generale che determinerà i vincitori.

Spero di essere stato abbastanza chiaro ed ecco i dipinti.

Ci sono anche opere fuori concorso:

Montevarchi Arte è un’associazione culturale che opera nel Valdarno.

Potrete trovare informazioni su di noi e sulle nostre iniziative sui social

https://www.facebook.com/MontevarchiArte

https://www.instagram.com/montevarchi_arte/

oppure venirci a trovare in galleria Magiotti, a Montevarchi Arezzo in via Roma 44.

Dai!

Venite a trovarci e votate.


Giancarlo

Mostra di Rosetta Trefoloni

Mostra di rosetta Trefoloni inaugurata oggi 22 Gennaio 2022 alla galleria Magiotti di Montevarchi .

La mostra patrocinata dal comune di Montevarchi, dall’associazione Giglio Blu di Firenze e dall’associazione Montevarchi Arte oltre a farvi ammirare i bei quadri dell’artista permette di acquistarli ad un prezzo ragionevole mediante una donazione al CALCIT di Arezzo, in altri termini Rosetta Trefoloni cederà le sue opere in cambio di una donazione al Calcit senza chiedere niente per se.

Quindi se avete voglia di farvi un bel regalo, o farlo ad una persona cara andando a visitare la mostra potrete fare un bel dono anche alla comunità.

Per chi non sapesse cosa è il Calcit:

COMITATO AUTONOMO LOTTA CONTRO I TUMORI

CALCIT AREZZO – ODV

Il C.A.L.C.I.T. è un’associazione di volontariato fondata il 21 Giugno 1978 dalla COOPERATIVA FIDI 2°, che agisce in seno all’Associazione dei Commercianti della Provincia di Arezzo.

Non ha carattere politico-partitico. 


L’Associazione, iscritta dal 19/02/1991 con DPGR n. 56 all’Albo Regionale del Volontariato e dal 26/10/1994 con DPGR n. 1577 al Registro Regionale del Volontariato della Regione Toscana ai sensi e per gli effetti della L.R.T. 26/4/1993 n. 28 (registrata al n. 104 della Sezione Prov.le di Arezzo) è quindi in possesso della qualifica di Organizzazione di Volontariato ai sensi della legge 266/91.

La stessa organizzazione è considerata ONLUS DI DIRITTO ai sensi dell’art. 10 del D.Lgs. 460/97.

GLI SCOPI DEL CALCIT

  • Acquistare strumenti per la diagnosi precoce e la cura dei tumori e donarli all’Ospedale di Arezzo;
  • Istituire borse di studio a favore di giovani medici aventi oggetto la specializzazione oncologica da svolgere presso l’Ospedale civile di Arezzo;
  • Organizzare convegni Medico Scientifici, seminari inerenti l’oncologia;
  • Sostenere in tutto od in parte i costi per l’assistenza domiciliare a favore di malati di tumore.

Se acquisti un quadro di Rosetta Trefoloni doni al CALCIT.

Mostra di Rosetta Trefoloni

Ecco i quadri esposti (quelli contrassegnati da un pallino bianco sono già stati acquistati subito dopo l’inaugurazione).

Il manifesto:

Giancarlo

Mostra di Massimo Bigazzi

Mostra di Massimo Bigazzi alla galleria Magiotti a Montevarchi (Ar) organizzata dall’associazione culturale Montevarchi Arte.

Massimo Bigazzi Nato a Montevarchi ed ora residente a Terranuova Bracciolini (AR), torna al paese natio con una mostra molto bella, inaugurata oggi sabato otto Gennaio 2022.
Come potrete vedere dalle foto che seguono nel post, ma che potrete apprezzare meglio dal vivo se visitate la mostra, Massimo Bigazzi è un paesaggista apprezzato. Ma la sua capacità di riprodurre paesaggi ameni non toglie nulla alle sue superbe doti di ritrattista e di copista di opere antiche.


Cosa mostra di Massimo Bigazzi?

C’è in mostra una pregevole riproduzione della monna Lisa di Leonardo da Vinci che solo quella merita la visita in galleria.

Dove la mostra di Massimo Bigazzi?

Rimarrà aperta dall’otto Gennaio 2022 al venti Gennaio 2022.

L’orario di apertura nel pomeriggio ma sono possibili visite fuori orario contattando Massimo Bigazzi al 338 8696589 o Montevarchi Arte tramite il negozio Eliotecnica la Bottega dell’arte di Montevarchi.

Accorrete numerosi.

Giancarlo

Monteroni d’Arbia

Monteroni d’Arbia è un comune italiano di 9 114 abitanti della Provincia di Siena in Toscana. Sorge a circa 13 km da Siena.

Monteroni d’Arbia sorge a sud di Siena. All’esterno del paese scorre il torrente chiamato Arbia, che dà il nome al paese e alla valle, val d’Arbia.

Ora, sinceramente, a Monteroni non c’è moltissimo da visitare, anche se qualche luogo od edificio del paese è particolarmente bello.

Comunque c’è sempre una bellissima campagna tutta intorno.

Poi ci sono da provare le specialità eno-gastronomiche del territorio ed molto facile fare conoscenza ed amicizia con gli abitanti del posto.
Ora, con ancor maggiore sincerità, devo dire che in realtà di belle cose da fare e da vedere in questo paese ce ne dovrebbero essere eccome.

Siccome però molte di queste non ho avuto occasione di sperimentarle personalmente non posso parlarvene se non per sentito dire.

Ma cosa possiamo fare a Monteroni d’Arbia?

Se volete un esempio visitate questo link per scoprire un agriturismo, il San Fabiano del conte e contessa Fiorentini, un’eccellenza locale, dove potrete trascorrere giornate di vacanza meravigliose immersi nella bellezza delle terre e delle crete senesi.

Se volete un altro esempio, questo però lo conosco molto bene, fino al 19 Dicembre potete visitare la mostra di arte contemporanea organizzata da “L’arte in valle” dislocata in quattro locali posti nella via principale di Monteroni (via Roma).

Vi sono esposte opere di Maria Pia Ricciardi, Iryna Syrotyuk, Daniela Marchetti, Monica Giovannoni e Giancarlo Arrigucci.

Vi aspettiamo

In uno dei locali adibiti per la mostra trovano posto i dipinti realizzati per l’ultima estemporanea realizzata dall’associazione “l’arte in valle”

Si è svolta durante il periodo di chiusura pandemica, quindi era una estemporanea di pittura “Virtuale”.

Ma in questo modo diviene tangibile, quindi le opere si possono vedere e toccare fisicamente.

Negli altri siti, tutti molto vicini, si possono vedere selezioni di lavori degli altri espositori.

Vi invito a venire, i dipinti sono tanti e di buona qualità, ma potrete giudicarli da soli e confermarlo o smentirlo nei commenti.