i Figli

Carnevale de i figli di Bocco

Castiglion Fibocchi (AR)

I figli di Bocco e il Carnevale

Il carnevale di Bocco è un carnevale unico dalle nostre parti; non ci sono carri, ma ci sono tante maschere. I costumi di queste maschere sono meravigliosi, anche i più semplici.
Le maschere sono disposte e dislocate nei vari angoli del centro storico del paese, molte sono quasi immobili statutarie, ma puoi fotografarle, puoi farle abbracciare dalla tua ragazza, dai tuoi figli, posano per te, altre interpretano un ruolo, un scenografia, hanno atteggiamenti studiati, che parlano per loro, altre ancora si muovono, disturbano quelle ferme, salutano, solleticano, si intromettono nelle foto.

Questo lo fanno anche i visitatori del carnevale, che non hanno riguardo, attraversano, entrano, si insinuano in ogni spazio libero, vogliono cogliere l’attimo, la photo mirabilis e non si rendono conto di rompere la scena, di rompere l’atmosfera, …di rompere.

Ma insomma se il tempo ti assiste, come domenica scorsa, al carnevale  di Bocco puoi vedere cose che gli altri umani neppure hanno mai immaginato.

Anche la musica, diffusa ovunque è bella ed intonata alla festa.

E bravi i figli di Bocco.

Gabriele D’Annunzio, Carnevale vecchio e pazzo

Carnevale vecchio e pazzo
s’è venduto il materasso
per comprare pane e vino
tarallucci e cotechino.
E mangiando a crepapelle
la montagna di frittelle
gli è cresciuto un gran pancione
che somiglia a un pallone.
Beve e beve e all’improvviso
gli diventa rosso il viso,
poi gli scoppia anche la pancia
mentre ancora mangia, mangia…
Così muore Carnevale
e gli fanno il funerale,
dalla polvere era nato
ed in polvere è tornato.

 

Gianni Rodari, Carnevale

Carnevale in filastrocca,
con la maschera sulla bocca,
con la maschera sugli occhi,
e con le toppe sui ginocchi:
sono le toppe d’Arlecchino,
vestito di carta, poverino.
Pulcinella è grosso e bianco,
e Pierrot fa il saltimbanco.
Pantalon dei Bisognosi
“Colombina,” dice, “mi sposi?”
Gianduia lecca un cioccolatino
e non ne da niente a Meneghino,
mentre Gioppino col suo randello
mena botte a Stenterello.
Per fortuna il dottor Balanzone
gli fa una bella medicazione,
poi lo consola: “È Carnevale,
e ogni scherzo per oggi vale.”

Carlo Goldoni, Carnevale

La stagion del Carnovale
tutto il Mondo fa cambiar.
Chi sta bene e chi sta male
Carnevale fa rallegrar.

Chi ha denari se li spende;
chi non ne ha ne vuol trovar;
e s’impegna, e poi si vende,
per andarsi a sollazzar.

Qua la moglie e là il marito,
ognuno va dove gli par;
ognun corre a qualche invito,
chi a giocare e chi a ballar.

Sono i figli di Bocco.

Giancarlo

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