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Scontato

Scontato

Lo so, è scontato.

E’ ovvio.
Non c’è nulla di scontato in un articolo scontato.

Lo sconto è sempre stato utilizzato per vendere più facilmente un prodotto o un servizio.

Un prezzo migliore, rispetto ad un concorrente, è uno sconto solo se permette di ottenere la “stessa” merce.
Ma si può valutare se lo sconto è reale?

Si, confrontando gli oggetti o i servizi offerti e ascoltando il senso delle parole.

Comunque dopo la verifica l’acquirente può accontentarsi di pagare poco per ottenere altrettanto poco, la valutazione costi/benefici potrebbe essere a favore del prodotto che costa meno.

Ma…

Occorre sempre ragionare per capire se c’è uno sconto e quanto vale.

Ma come viene scontato un prodotto?

Oggi il venditore non è quasi mai il proprietario della merce oggetto di scambio, quindi non può rimetterci di tasca propria per farci pagare meno.

Abbiamo merce prezzata e registratori di cassa automatici a lettura ottica delle etichette, quindi dei prezzi applicati, che emettono uno scontrino dettagliato della spesa effettuata.

Si paga in moneta elettronica e il fisco pretende che scontrino e ricevuta di pagamento coincidano perfettamente.

Non è possibile acquistare, ad esempio, delle scarpe e chiedere uno sconto sul prezzo al momento del pagamento, sicuramente non dopo l’emissione dello scontrino.
Si può chiedere prima ma il commesso di solito non è autorizzato a fare sconti imprevisti a richiesta.

A volte lo sconto è già sovrimpresso nel cartellino del prezzo, ad esempio negli articoli a saldo.

Inoltre esiste lo sconto extra, a prescindere, che è annunciato già in fase di pubblicizzazione del prodotto e che è la base effettiva di calcolo del prezzo. La merce viene offerta con uno sconto preimpostato, di solito molto elevato. In aggiunta al prezzo proposto si offrono anche altri beni omaggio tra cui scegliere.

Che cosa possiamo scontare da questo sistema?

I prezzi a saldo possono essere ottimi: Noi acquirenti accettiamo l’obsolescenza commerciale dell’articolo pagandolo meno. Se non ci sono stati trucchi nel “prezzare” il prodotto è un sistema di sconto da “apprezzare”. Anche se presuppone che chi acquista un prodotto di moda lo paghi molto più del dovuto ed il giusto accontentandosi degli avanzi di magazzino solo l’anno successivo.

Lo sconto extra è in genere una fregatura (tende a farci credere di essere maggiore del reale), in pratica ci danno del cretino.
Quando propongono, ad esempio, un mobile con il 50% di sconto e poi ci aggiungono uno sconto ulteriore fino al 40% di getto possiamo pensare di avere il 90% di sconto, in realtà si tratta al massimo del 70% (che il 40% aggiuntivo è applicato sull’importo già scontato).

Ma è uno sconto del tutto virtuale perché anche il valore commerciale è del tutto ipotetico. Infatti quel prodotto non può che valere meno del prezzo realmente praticato (dopo tutti gli sconti applicati) altrimenti come farebbe l’organizzazione che lo vende a continuare l’attività. Consideriamo anche che, in aggiunta al grande sconto ed al prezzo basso, vengono spesso offerti omaggi e regali che confermano il reale minor valore dell’oggetto venduto.

Alla fine quindi non si può avere lo sconto?

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Per me è scontato, la bionda non è vera, è una fregatura.


Si possiamo avere e chiedere lo sconto, ma non illudiamoci che sia uno sconto reale.
Possiamo ottenere solo il miglior prezzo a parità di qualità, ma per sapere se è realmente il miglior prezzo dobbiamo avere un’idea precisa del valore del bene o del servizio che vogliamo acquistare, in altre parole dobbiamo acquistarlo già regolarmente, meglio se da più di un fornitore.

Certo se vogliamo qualcosa pagandola poco o niente possiamo:

Rapinarla, estorcerla, minacciare o ricattare il venditore, acquistarlo nella filiera del lavoro nero o del caporalato.

Insomma tutti modi brutti, illegali o che calpestano la dignità e/o i diritti dei lavoratori.

Vorresti veramente uno ottenere sconto del genere?

Lo sconto reale è un’utopia, in genere lo sconto è una fregatura, uno specchietto per le allodole, stanne lontano.

Altrimenti è scontato che sei fregato.

Ceppoduro

PS: questo post non pretende di essere preciso nelle definizioni ne nei calcoli, è semplicemente uno sfogo per la maniera becera e volgare con cui vorrebbero invogliarmi a comprare roba di cui non ho bisogno, con il pretesto della occasione unica ed irripetibile di acquisto per via dello sconto.
Io non voglio sconti, voglio pagare quello che devo e voglio in cambio quello che chiedo o quello che mi è stato offerto. Io non sono finto e non voglio finzioni altrui.
Vorrei che mi si dicesse questa cosa costa tot per questo, questo e questo.
E vorrei che fosse vero.
Basta, non mi serve altro, è così semplice… ma non scontato.

Difendono la terra

Difendono la terra, la loro terra

Dagli sciacalli e dagli invasori difendono la loro terra.

Assieme alla terra difendono la loro, la nostra gente

Siamo pronti a difendere la terra, la terra è il nostro paese, tu scapperesti o resteresti con le armi in pugno, a difendere il tuo paese? Sono sicuro che sei contro le armi ma se si tratta di difenderti, se dovrai salvare il tuo paese, non avrai dubbi, non avrai esitazioni.
Non possiamo rinunciare alla terra, anche se l’artiglieria la sta massacrando. La terra è la nostra storia è il nostro paese.

Difendono la terra

Loro difendono la terra e noi con loro, noi siamo tutti con loro, noi siamo con quelli che difendono il paese. Contro un vile invasore che respingeremo nei suoi confini, anche senza l’aiuto di altri.

I malvagi resteranno malvagi ma non ci faremo coinvolgere nella loro decadenza i nostri principi sono saldi, resteremo con le armi in pugno a difendere il nostro paese la nostra terra.

E’ stato sempre così, anche altrove, quando arriva un invasore la gente si ribella e noi non non saremo da meno.

Se ti vogliono allontanare

Se ti vogliono allontanare, se ti spingono sempre più lontano tu resisti, opponiti, noi saremo con te, contro l’invasore.

Noi proteggiamo la nostra storia, proteggiamo la terra, chi non resterebbe a combattere per la sua storia e la sua terra?

Si, resteremo assieme a loro a difenderla e a proteggerla.

Noi non amiamo le armi ma l’artiglieria pesante sta massacrando il paese, la gente non può scappare. Non c’è un posto dove fuggire, dove sfuggire alle bombe ed alla nostra coscienza.

Loro continueranno a difendere il paese, loro sono i difensori, noi lo difenderemo con loro, contro gli invasori. Contro quelli che vogliono cancellare la nostra storia, le nostre conquiste. Loro difendono noi, noi ci difenderemo con loro.

Stiamo già difendendo, siamo partigiani.

Ceppoduro

Liberamente tratto da:

Protect the land dei System Of A Down, pubblicato dopo 15 anni di silenzio il 6 novembre del 2020 i cui proventi vanno in beneficenza all’organizzazione Armenia Fund per fornire aiuti alle persone colpite dalla guerra nell’Artsakh.

Vaccino

C’è vaccino e vaccino

in questi giorni ricorreva la giornata contro l’AIDS, una malattia virale contro la quale non c’è vaccino.

Strano sono ormai anni che conviviamo con questa pandemia, ne sono morti tanti, anche il cantante dei QEEN, Freddy Mercury, ma niente non c’è un vaccino. Solo nei medicinali retrovirali si sono fatti progressi, per cui se abiti in un paese ricco e ti becchi l’HIV rischi di campare come qualsiasi altro, altrettanto a lungo e quasi altrettanto bene.
Ma la malattia è pur sempre di origine virale e contro i virus l’unica soluzione definitiva è il vaccino. Che non c’è.

COVID 19


Anche il COVID 19 è un virus, che ha scatenato una bella pandemia, non tutti quelli che ne sono colpiti ne muoiono ma, insomma, nemmeno pochi.
Per questo virus i vaccini sono già pronti, prodotti in miliardi di dosi, verranno presto iniettati a tutta la popolazione, probabilmente esclusi i no-vax, ma inclusi anche i poveri più poveri.

E allora mi domando perché. Perché questa malattia dovuta al COVID si vuole estirpare subito e quella dovuta all’HIV no?

Che c’entrino di mezzo le modalità di contrazione? Oppure chi ne viene colpito? Forse chi principalmente ne muore?

Pensare male ti fa indovinare.

L’AIDS colpisce principalmente puttanieri, amanti promiscui e poco attenti all’infezione, peccatori, che per questo devono pagare (solo se non hanno abbastanza soldi però).

Il COVID colpisce tutti, basta che respirino o abbiano gli occhi aperti per guardare o che tocchino o vengano toccati, a volte anche indirettamente, da altri contagiati. Ma anche con i soldi ancora di COVID si muore, specie se sei anziano, con altre patologie in atto.

E chi ha i soldi ha anche un’età avanzata e molte patologie in cura, almeno tanti di loro. E comunque non c’è una cura possibile e conosciuta, si va ad occhio. Qualcuno direbbe siamo nelle mani del signore, che però a volte non guarda in faccia a nessuno ed è molto vendicativo, quindi meglio avere alla svelta un vaccino.
Gli infedeli muoiano con tutti i filistei. (Tranquilli per infedeli intendo quelli che lo sono nei rapporti sessuali, ma ora che mi ci fate pensare…).

Che ci sia qualche conflitto di interessi, non solo economico nella ricerca e nella farmaceutica?

Chi sono io per rispondere, non posso dirlo, posso solo pensarlo.

Ceppoduro

immagine in copertina rielaborata da:
CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=108959

Il sindaco

Il sindaco

Il sindaco di Firenze non ha capito la differenza tra centrale e locale, tra governo Italiano e governo di Firenze. Ma che ha capito il sindaco di Firenze?

Lui è un bonaccione, non è capace di dire di no agli amici. Se alcuni di loro vogliono ritrovarsi a fare l’aperitivo in piazza Santa Croce come fa ad impedirlo?

E se un sacco di pirla vanno tutti assieme in piazza della Signoria ad ammirare il Davide di Donatello, la copia, che l’originale è ben custodito da un’altra parte per salvaguardarlo da ammiratori troppo invadenti e da piccioni scagazzoni, come impedirlo?

Come fa il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte a demandare a lui la scelta se e come chiudere una piazza per evitare troppi contagi. Che lo faccia Conte, che diamine! Il sindaco non può mica pensare a tutto per la sua città. Ma che modi, ma che prepotente questo Conte.
E poi come può fare il sindaco di Firenze, qualora decidesse di chiudere Piazza della Repubblica onde disperdere le file di gente per entrare al vicino orto botanico, a controllare che la gente, turisti e fiorentini, non disobbediscano e vi si accalchino lo stesso? Non ha mica centinaia di vigili urbani ai suoi ordini? Meglio se Conte decide lui e manda l’esercito a controllare. Suvvia Conte ti prego. Firenze val bene una messa!

Ma perché avrà voluto farlo?

Il sindaco intendo. Forse non aveva neppure immaginato che potesse scoppiare una pandemia, che dovesse prendere decisioni impopolari, per il bene della comunità, ma a volte le cose succedono e le decisioni amare vanno prese. E Giuseppe Conte, il nostro presidente del consiglio dei ministri, non può prenderle al posto del Sindaco se riguardano Firenze, o del presidente di regione, se riguardano la Toscana. No lui le prende solo se deve chiudere tutto o se deve commissariare un comune, per Firenze è stato eletto un sindaco e gli è stato demandato proprio questo genere di cose.

Piangere che Giuseppe Conte è cattivo non serve.
Lui ha deciso che se il sindaco vuole chiudere può farlo, ma non può sapere come vanno gli assembramenti in piazza Santa Maria Novella.

Capisco che se ci fosse stato il capo della opposizione al governo, forse più caro al primo cittadino, lui avrebbe deciso tutto, citofonando uno ad uno ai partecipanti alla ressa in piazza, ammonendoli di non fare queste cose in pandemia, ma purtroppo non è lui il capo e il sindaco di Firenze deve fare il suo mestiere.

Che è un mestiere difficile, ma che qualcuno doveva pur farlo e, se non si sentiva in grado, poteva evitare di farlo.

Ceppoduro

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Di Connormah – Opera propria, CC BY-SA 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=8246569

Cavo i sassi, onestamente.

Cavo i sassi

Sono un lavoratore onesto.

Cavo i sassi.

Ragazzi la terra è dura e pesa, ma i sassi lo sono di più. Forse perché vengono dalla terra compressa, e la terra si sbriciola e i sassi no.

Ma i sassi, proprio perché sono duri vanno cavati, si devono togliere dalla terra. Ci batti con la zappe e rovini il filo e se li lasci li, dove c’è il sasso non cresce nulla, vanno cavati.

Io cavo i sassi.

E’ il mio mestiere, un mestiere duro, che non ti insegnano a scuola, ma bello perché si trovano sassi di ogni forma e dimensione, come quando si va a funghi, solo che è più faticoso.

Anche oggi mi sono rotto la schiena e non solo per raccoglierli. Vango il terreno e dissodo le pietre, che non sempre sono facili da estrarre. Come quelle grosse, che però sono le migliori. Le pietre non si buttano via, c’è sempre un muretto da fare o un fosso, o una strada. Con quelle grandi si fa bene il selciato, con quelle piccole il sottofondo. Con le pietre squadrate si tirano su angoli bellissimi e diritti, metterle in piombo è quasi un gioco da ragazzi.

Oh, non è che utilizzarle si meno faticoso che cavarle, si un po meno si, comunque restano pesanti da trasportare e più pesanti ancora da issare su per il muro.

I sassi, a volte, vanno conciati ma con due colpi ben assestati ci si riesce sempre.

Ma prima io cavo i sassi.

Con tanto sudore, onestamente.

Serve per il campo, serve la casa e serve anche per il mondo. Come sarebbero le vostre città senza i sassi?

La mia casa, l’ho costruita io, con i sassi che ho cavato. Il focolare che ho in cucina pure e lo stalletto per il maiale anche.

Coi sassi ho fatto anche il tetto ed il pavimento, entrambi con le lastre.

Ve lo dicevo prima i sassi sono belli, ce ne sono di rotondi, ma quelli sono tutti al borro, come la sabbia.
Al campo ci sono sassi grossi, sassi da muro, anche qualche lastra, ma quelle non sono troppo utili, sono troppo spesse.

Le lastre buone sono nel greppo, sotto uno strato di galestro, gli strati si sfogliano come cipolle.
Ma sono perfette per il tetto, sono sottili ed ampie anche un metro.

Allora

Bene, che dicevo?

Ah, si: Cavo i sassi e son contento.

Dormo bene la notte io, se non sono stanco conto i sassi e…

… buonanotte.

Ceppoduro

Effetto virale

Siamo arrivati alla riapertura

Ora possiamo valutare l’effetto virale, l’effetto del virus sulla nostra società.

Ci sono stati tanti morti e questo è un male, i morti non tornano, non possiamo che rammaricarci per l’effetto principale del virus.

Tanta compassione, tanto cordoglio anche se molti di questi ci dicono sarebbero morti comunque per le complicazioni di qualsivoglia altra malattia li avesse colpiti.

Peggio è andata a chi invece è caduto per soccorrere gli altri ammalati, magari sarebbe ancora in vita se negli ultimi trent’anni non si fossero svenduti la sanità a mangiati tutti i soldi che erano necessari a tenerla come si deve.

Queste sono vite che non dovevano, in tempi brevi, cadere come le altre. Forse dovremmo mostrare un po di rabbia per queste ma arrabbiarci con chi? Quelli che sono stati beccati in fragranza di reato e condannati non riusciamo nemmeno a tenerli dentro se non por pochi mesi.

Allora vediamo questo effetto virale

Molti di voi non saranno d’accordo, ma io non posso che essere crudo e sincero.

L’aria che respiriamo si è pulita come non lo era da decenni.

Il paesaggio sia rurale che cittadino era sgombro da rumori, sgombro da macchine e persone, Si potevano sentire i suoni della natura in sottofondo, finalmente non coperti dai rumori della nostra frenetica attività quotidiana.

Abbiamo imparato tutti a rispettare le regole, file per accedere al supermercato e file per pagare alla cassa.

Per due mesi interi non abbiamo più frequentato bar e ristoranti con grande giovamento per i nostri fegati.
Non abbiamo più giocato alle slot macchine, nessuno che praticasse, discutesse, blaterasse di calcio, di motori, gran premi e formule x.

Il mondo e soprattutto noi, ci siamo disintossicati di dipendenze da sostanze e di dipendenze comportamentali.

Bello!

Bellissimo.

Poi hanno riaperto, ho visto gente a bere al bar, ho visto gente senza regole, sbracati come prima, in preda alle stesse paranoie di prima.

Peccato.
Veramente.

Ceppoduro

Autore dell’immagine originale in copertina:
Di CDC/ Alissa Eckert, MS; Dan Higgins, MAM – This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention’s Public Health Image Library (PHIL), with identification number #23312.Note: Not all PHIL images are public domain; be sure to check copyright status and credit authors and content providers., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=86444014

La canea

Pandemia COVID19

Ancora non siamo nella fase 2 e già si sente la canea.

Conte ha appena detto che ci apprestiamo a migliorare la nostra vita in quarantena, quarantena che ci è stata imposta per superare la prima fase, ma che ancora non finirà del tutto. Prima fase, dove troppi ammalati non avrebbero trovato aiuto nelle strutture pubbliche, decimate dai governi recenti in nome dell’austerity, del risparmio e del privato è bello e sarebbero, probabilmente morti. Nemmeno avrebbero potuto trovare aiuto nelle strutture private che non servono a curarci, ma solo a fare soldi, come le “slot machine” nei bar.

La gente, quel groviglio di persone che pensa poco ed agisce d’impulso, che nonostante le difficoltà ha seguito i consigli del governo ed è rimasta in quarantena, ha praticato il distanziamento sociale, si è messa in fila per la spesa, insomma si è comportata diligentemente ed intelligentemente dovrebbe essere sollevata e contenta dell’allentamento della morsa.

Senti la canea

Invece rischia di non gioire per la canea.

Si sa un cane è il miglior amico dell’uomo, più cani son capaci solo di far canizza, avventandosi sulla preda o presunta tale.

Bastardi.

Non si sente che latrare guaiti, abbaii lontani, mugolii ripugnanti.

Subito c’è chi dice che non va bene. Si doveva far diverso. Come si fa, ad esempio a permettere la visita alla fidanzata. Come si fa a provare che lo sia. E’ come dire esco tanto non mi controlli. Vado da chi voglio tanto se mi becchi dico che vado dal mio amore.

Questi ce li murerei in casa, anzi in camera, che una casa è troppo.

Che deve fare un imbecille, per apparire imbecille? Dire cretinate.

Dove vuoi andare? Stai a casa e se la fidanzata non ce l’hai perché invidi chi invece ce l’ha?

Invidiare la donna d’altri

Conte ti ha detto che devi stare attento, puoi uscire ma non strafare fai più di prima, più attento e responsabile di prima. E questi pensano che “la Gente” non lo farà. Forse loro no, ma le persone si, possono farlo diligentemente.

Qualcuno ha detto che sarà un problema riaprire le scuole, il governo non deve farlo, perché se riaprono come fanno a rispettare le distanze in classe e in treno, in autobus evitare l’assembramento?

E qualcun altro ha detto che sarà un problema tornare al lavoro senza le scuole aperte, e dove li parcheggiano i figli?

Ma se in Italia non abbiamo mai, mai, investito in edilizia scolastica. Se in Italia la maggior parte delle scuole è rabberciata in vecchi edifici costruiti secoli fa per altro scopo, sarà colpa di Conte?

Ma se in Italia per vivere in famiglia bisogna lavorare in due e non avere più di un figlio a coppia, l’avrà voluto Conte?

Ma quando i governi saccheggiavano la nostra ricchezza questi cani dov’erano?

A leccare un osso?

O a leccare un padrone?

Ora fanno la canea, i cani sanno solo lamentarsi.

Grazie Conte, meno male che sei capitato tu.

Grazie.

Ceppoduro

Di Seraphsephirot – Opera propria, CC BY-SA 4.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=64729576

Di Friedrich Wilhelm Kuhnert – Wild life of the world : a descriptive survey of the geographical distribution of animals, vol. II page 55, Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=14993453

Di Jacopo Bassano – Opera propria, Sailko, 2013-11-15 12:20:54, CC BY 3.0, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=30211758

Sul virus

Quante cose

Quante cosa si capiscono sul virus e, guardando quello che succede a causa sua, anche sugli uomini.

Che piccoli gli uomini, che non cresceranno mai. Che meschini gli uomini, che non miglioreranno mai. Che uomini gli uomini, che non ci deluderanno mai.

La pandemia ha migliorato il mondo ha tolto il traffico convulso a cui eravamo abituati, ha smorzato i rumori quotidiani e serali, togliendo la gente in giro, ma… ma chi è costretto a casa, senza lavoro, senza risorse deve essere aiutato,confido lo faccia il governo, vedremo.
Per ora gli vada il mio pensiero, anche se non è molto, e i migliori auguri per il futuro.

Anche soddisfazioni

Dobbiamo essere contenti del nostro governo, sembrano tutti seri, il presidente del consiglio sicuramente lo è, meno male.

Dobbiamo essere soddisfatti dei sanitari, fanno quello che possono con quello che hanno e finalmente è arrivato anche il loro momento di gloria. Non più scansafatiche, fannulloni e mangiapane a tradimento.

Sono sorpreso dei cittadini, fanno la fila, mantengono la distanza, anche se, insomma, è la fila per la fifa.

Di chi dobbiamo lamentarci?

Sportivi, politicanti e giornalisti.

Professionisti e società miliardarie che potrebbero fare tanto, anche solo mettendo a disposizione i soldi, pensano solo a riaprire competizioni e campionati, che non possono essere riaperti, purtroppo.

Politicanti, tanti, troppi, che non stanno zitti, come invece dovrebbero. Con la loro voce, becera, contribuiscono solo a far stare male quei pochi o tanti che gli danno (ancora) retta. Che parlano, parlano, parlano male di altri politici, per coprire la loro incapacità, la loro pochezza, la loro impreparazione, la loro inpresentabilità.

I giornalisti che ancora gli fanno da supporto, ai politicanti. Che non raccontano le cose come stanno, che non si limitano a fare cronaca, come sarebbe giusto facessero ora.

Mi rendo conto che dovrei fare esempi concreti, invece di chiacchiere generiche, ma non posso, ognuno interpreti il messaggio come vuole.

Colpito sul virus

A parte l’apprendimento dell’arte della fila, il popolo Italiano in quarantena non è cambiato in niente altro.

Lodiamo i sanitari che stanno facendo il loro lavoro, che son pagati per questo e non ci incazziamo con chi non paga le tasse, ne con chi, rubando, ha depotenziato la sanità pubblica, che ora ci avrebbe fatto tanto comodo.

Aderiamo, ora come sempre dopo terremoti, alluvioni e disastri vari, a varie raccolte fondi.

Fondi da destinare alla protezione civile, agli ospedali, ai vigili del fuoco eccetera eccetera.

Raccolta fondi

Fondi che non serviranno a niente, che non arriveranno in tempo e che non saranno mai disponibili per gli scopi richiesti.
Aderiamo invece di incazzarci con chi evade e con chi ruba i soldi delle tasse invece di destinarli in maniera strutturale a protezione civile, ospedali e quant’altro ci possa servire.

Ma da buoni cattolici gli italiani pensano di lavarsi l’anima con una piccola elemosina.

D’altronde, mi consolo, siamo in buona compagnia basta vedere che cosa (non) fanno gli europei, incapaci di non pensare che ai loro o vostri soldi.

Povera Italia.

Povera Europa.

Ceppoduro

Non voltarti indietro

Maria no

Non voltarti indietro, non farlo mai.

Anche se il tempo non è stato clemente con te, la tua pelle segnata dagli anni ti mostra ancora più bella, più vera, ancora più viva.

Non scoraggiarti ma smettila di pensare che quello che non è ancora successo oggi possa accadere domani. Vedrai che se smetti di aspettarlo, anche se non è mai arrivato, se la smetti di voltarti ancora per vedere se non sia arrivato, vedrai che qualcosa succederà.

Anche se hai aspettato tanto è ora di smetterla; è ora di pensare al domani, devi avere fiducia nel domani.

Quando poi non te lo aspetti più

E nel momento che non te lo aspetti più vedrai che quello che attendevi arriverà.

Sarà un giorno bellissimo.

Sarà un uomo bellissimo.

Lui ti abbraccerà, come mai nessuno aveva fatto prima.

Ti perderai tra le sue braccia come una bambina in quelle della madre.
Nemmeno ti renderai conto che quel giorno è arrivato, che lui sarà già una meravigliosa realtà.

Sentirai le sue forti braccia attorno ai tuoi fianchi.

Farà splendere il isole nel tuo sorriso e scintillare i tuoi occhi di pianto.

Smetti, non voltarti indietro

Maria, dimentica il tempo passato ad aspettare.

Non è più tempo di piangere.

Ora devi solo sorridere, essere felice.

I tuoi occhi puliti, puliti dal pianto, risplendono nella luce del mattino.

Non ti vedevo raggiante così da quando eri bambina.

Senti il profumo del mattino, il mattino della tua nuova vita.

La vita con il primo amore che, anche se è arrivato in ritardo, non ti tradirà mai e non ti farà pentire di averlo atteso così tanto.

Dimentica il passato ora sono qui con te per il resto della nostra vita.

Ceppoduro

Liberamente tratto dalla canzone: Dolcissima Maria della Premiata Forneria Marconi

Virus

Ai tempi del virus

Un virus ci insegnò un modo diverso di vivere.

Erano anni che solo nelle giornate ferragostane che non si vedevano strade, piazze, paesi liberi di gente come a quel tempo.

Prima, dal Lunedì al fine settimana c’era sempre gente in giro, ovunque a qualsiasi ora. Gente per strada, gente, nei negozi, gente allo stadio, gente al supermercato. Gente in coda, gente in fila, gente al bar, gente al night.

Ora che tutti hanno paura, nessuno in giro a nessuna ora. Solo qualche corriere e qualche altro lavoratore, niente ingorghi, niente code, se non nei negozi ancora aperti, quelli che vendono da mangiare, tutti in fila distanziati ben bene.

Beh, a questo proposito anche stavolta gli Italiani non impararono a far la fila. Ne iniziavano sempre almeno due. Anche se non è difficile mettersi in fila, uno dietro all’altro, tutti dietro al primo della fila. Ma, no, sarebbe stato troppo facile. Non ce la fecero neppure allora, pazienza.

Deserto

Insomma nessuno in giro e forse stare in giro a frotte non serviva neppure prima? Chissà? Ma si sa, si stava bene al bar.

Al bar, vuoi mettere al bar? Un luogo senza la moglie, con tanti amici. Ma col virus, tutti in casa con la moglie, coi figli e senza amici? Che avranno fatto gli Italiani?

Avranno letto? O avranno giocato. Avranno…

Guardavano la TV, anche se… senza calcio, che palle.

Guardavano film, vecchi, almeno coloro che non avevano Netflix o Amazon.

E tutti, tutti si flippavano sui social.
Tutti pensavano di morire presto, e non sapevano quanto avessero ragione.

Sembrava impossibile, ma il virus riuscì a resuscitare “Forza Italia”. Tutti ad incitare la nazione. Come? No! Nooo! Non il partito che era già e restò defunto. No, solo come incitamento, più qualche bandiera Italiana in più. Meno qualche ottimista in meno. Tutti avevano paura e si facevano coraggio.

Il virus aveva fatto strage di certezze.

Alla gente era tornata la fifa.

Nessuno voleva contagiarsi, ne morire e allora scappava.
Non si poteva, era proibito, ma tutti volevano scappare. Tutti al sud, per la più grande migrazione inversa mai vista.
Segno che se si sarebbe potuto fare anche prima. Se ssi poteva stare senza bar, si poteva andare anche al sud.

E proprio vero.

Come hanno scritto nei libri di storia, ai tempi del virus cambiò il mondo.
Peccato che, subito dopo, morirono tutti.

Ceppoduro

Attribuzione immagine di copertina:
Di CDC/ Alissa Eckert, MS; Dan Higgins, MAM – This media comes from the Centers for Disease Control and Prevention’s Public Health Image Library (PHIL), with identification number #23312.Note: Not all PHIL images are public domain; be sure to check copyright status and credit authors and content providers., Pubblico dominio, https://commons.wikimedia.org/w/index.php?curid=86444014