Piove

Piove.

Stamani piove, ci siamo svegliati con la pioggia.

Dopo un periodo di gelo, con la neve che ha ricoperto ogni cosa.

Non c’era mai stato prima un gelo simile, tutto ghiacciato, anche le ossa. Ora possiamo dire che è finita. La pioggia pulirà tutto il lerciume accumulato sulla neve. Ma non piove solo acqua. Al nord piove acido. Potrebbe far più danni della neve. No! Della neve no, il ghiaccio aveva bloccato ogni cosa. Niente era cambiato da tempo, ne sembrava potesse cambiare.

Certo, nessuno sembrava interessato ad un mutamento, quasi tutti sembravano preferire il gelo ad un disgelo incontrollato, fautore di alluvioni, melma, crolli.

Certo forse andrà così, ci troveremo a lungo in mezzo al fango, in alcune zone a bacìo resterà della neve compattata, ma è solo questione di tempo, piano piano sparirà anche da li.

Resta la conta dei danni, specialmente al nord, dove la pioggia è particolarmente acida.

piove

A questo punto chi pagherà i danni?

I danni, già perché se la neve non possiamo ne prevederla ne spalarla tutta, accumularla ai bordi delle strade non è corretto. La neve si doveva spalare, toglierla dalle strade, per consentirci di andare avanti.

Invece ha avvolto ogni cosa impedendo di sentire le grida di aiuto, che pur si udivano in lontananza.

Quelle grida che avrebbero avuto il soccorso richiesto, dopo la valanga, se solo si potesse passare. Se solo le strade fossero state agibili, dopo la gelata. Ma i soldi sono stati spesi negli arredi e negli uffici, non in attrezzi e macchinari.

D’altronde da quanto tempo le buche non erano state richiuse. Da quanto tempo non si riempivano i serbatoi degli spazzaneve. Da quanto tempo non si facevano previsioni del tempo puntuali. Poi la neve, dopo il gelo. Ora, dopo tanto tempo, finalmente la pioggia.

Una pioggia liberatoria, ma ora non dobbiamo abbassare la guardia, se piove troppo potrebbe fare danni, cerchiamo di incanalare bene l’acqua.

Ceppoduro

Una notte

Una notte

Una notte mi son svegliato d’improvviso.

Fino a pochi attimi prima dormivo profondamente e sognavo. Non ricordo esattamente cosa, ma sognavo. Forse sognavo un mondo migliore? Non credo, questo è il migliore dei mondi possibili, l’unico che conosca. L’unico che possa esistere.

Si sente dire in giro degli universi paralleli. Di cosa può capitarci dentro.

Possiamo trovarci l’antimateria, che se lo visitassimo sul serio esploderebbe subito, tutto. Almeno noi materici esploderemmo. Potremmo trovarci l’opposto universo, che ha la superficie terreste interna, con le nubi e le stelle al centro della sfera. Con la luce che irradia verso l’esterno, invece di essere assorbita. Anche se l’esterno del mondo inverso corrisponde all’interno e viceversa. Ma, per non confonderci, potremmo trovarci anche il nulla ed allora sarebbe come l’aldilà, come quello che ci aspetta dopo la morte.

Una notte mi sono svegliato mentre sognavo il nulla.

Forse non sognavo.

Forse non dormivo.

Una notte

Mi sono svegliato ed ho cercato di ricordare perché mi fossi svegliato e che cosa stessi sognando.

Perché?

Potevo evitarlo, non mi sarei reso conto che dopo la morte ci attende il nulla.

Niente sarà più.

Avrei voluto continuare a pensare ad un aldilà. Immaginarlo bello, fiorito, pacifico, wireless.

Dove non c’è bisogno di niente ma hai tutto. Soprattutto il tempo, infinito.

Comunque, ora che mi sono svegliato, mi rendo conto di quanto fossi in errore.

In un posto del genere il tempo non può scorrere perché nulla cambia, mai.

Noi misuriamo il tempo con i cambiamenti. E’ passato del tempo nel frattempo che qualcosa è successo.

Quindi è facile dedurre che quel posto non esiste. In un posto dove non scorre il tempo non scorrono nemmeno gli eventi.

Saremo solo morti. Il tempo passerà sul nostro corpo disgregandolo, ma non ne avremo contezza, non potremo capirlo.

una notte

Solo un lombrico.

Si accorgerà, magari, del tempo che scorre su di noi.

Ceppoduro

 

Renzi lascia…

Renzi lascia

Renzi lascia, anzi no, resta fino all’insediamento del parlamento e poi del governo.  Ha detto.

Se quegli impenitenti dei Cinque Stelle hanno i numeri per governare governino, ha detto. “Ma sintanto che non governano io resto”.

Poi la Lega, non l’ha nominata come non ha nominato chiaramente i Cinque Stelle, ma in cuor suo spera non riesca a fare un governo, così per intanto non si dimette.

“Orfini” che si aprano le danze, ma non prima che governino bene come lo facevamo noi”.

Renzi lascia

Renzi lascia

Lascia un vuoto incolmabile, nei voti del PD, mai caduto così in basso. “Ma perché, perché, non ci hanno votato nonostante la bella campagna elettorale”. Ha gridato. “Perché ci hanno lasciato, nonostante i toni pacati della nostra campagna elettorale, mai contro, mai urlata, sempre a favore”! Del centro destra gli ha gridato qualcuno.

“Nonostante tutte le cose che abbiamo fatto, cose belle, utili per il paese, da forza di governo Europeista e responsabile”.

Renzi lascia

Renzi lascia

Lascia stare Renzi. Ma davvero vuoi prenderci ancora per il culo? Cosa cazzo hai fatto per noi, per gli Italiani?

Il Jobs Act?

La riforma costituzionale (fortunatamente bocciata dagli Italiani)?

La legge elettorale?

Le leggi elettorali perché anche quelle precedenti e indecenti come questa erano passate dai vostri voti, con i vostri voti.

Renzi lascia stare, vai a casa alla svelta, che un paese normale avrebbe bisogno di una forza di sinistra: DI SINISTRA, non quella pagliacciata in cui hai trasformato un partito che fu serio.

Renzi lascia

Renzi lascia

Che bella notizia, fosse vera e senza se e senza ma. Ma già una volta doveva andarsene e non se ne andò. Va beh! Partire è un po morire, ma non prenderlo alla lettere, vedrai che se te ne vai in pensione, senza prendere il vitalizio però, vedrai che un posto in banca te lo danno.

Ah già di quello non c’è bisogno, il posticino l’hai già trovato in Senato, ma te lo sei meritato?

Ma lascia, Renzi, lascia.

Ceppoduro