Pistoia

Non ero mai stato a Pistoia.

La grande passione per Pistoia

Ho sempre amato Pistoia, “città di crucci, aspra Pistoia”, pur non essendoci mai stato.

Faccio parte di un tempo passato, io. Un tempo in cui non si viaggiava tanto. Muoversi era difficile. Ci si muoveva poco, piano piano, senza mai andare troppo lontano.

PistoiaMi son domandato tante volte perché?

Perché volesi vederla?

Forse per l’immagine della torre campanaria, così piena di fascino. Con le bifore a scalare. Con con le tre logge colonnate che lo alleggeriscono in alto. Pur lasciandole una struttura potente, su cui spicca l’orologio, moderno, elegante, essenziale.

Dalla sua posizione, il campanile protegge il fianco del Duomo, del palazzo dei Vescovi e degli altri edifici che, attaccati, si riparano, sostenendosi a vicenda.

Ma forse

Mi ha affascinato anche la montagna Pistoiese, li dietro, con le sue storie di animali selvaggi e di banditi non meno feroci.

Che dire poi del Pantheon degli uomini illustri? Ne avevo sentito parlare e mi immaginavo un posto dove passeggiando, si potevano incontrare i grandi personaggi del passato, Leonardo, Michelangelo, Dante, Piero della Francesca. Immaginavo che ti potevi sedere con loro gustandoti un buon bicchiere di vino chiacchierando del più e del meno, del tempo o dei massimi sistemi.

Ma non mi devo scordare di dirvi la ragione più importante, più sentita per andare là; il blues, Pistoia blues. A vedere, a sentire Frank Zappa, B.B. King, Deep Purple, Dream Theater, Muddy Waters, Bob Dylan, Stevie Ray Vaughan, John Lee Hooker, Lou Reed e Canned Heat, Carlos Santana, Steve Vai, Joe Satriani, Ray Charles, Patti Smith, Joe Cocker, Robert Plant, The Doors, Chickenfoot, Joss Stone, PFM, Porcupine Tree, Gamma Ray, Anathema, David Bowie, Skunk Anansie. Un sogno, un incubo, un chiodo fisso, una mania ossessiva e compulsiva.

Ma no! Non sono mai andato. Non ho mai coronato il mio sogno.

Si! Non ho mai visto Pistoia.

E me ne dolgo ancora.

Ceppoduro

Povera Italia

Povera Italia

Povera Italia.

Meno male che abbiamo la buona scuola (sic) perché ci manca del tutto il buon governo.

Il futuro di un paese dovrebbe essere coltivato dalla scuola. La scuola, di ogni ordine e grado è gestita dal MIUR, il ministero dell’Istruzione dell’università e della ricerca. Almeno questo è il significato dell’acronimo che lo definisce.

Nella patria di scrittori come il Manzoni, poeti come il Foscolo, scienziati come Galilei, matematici come Fibonacci, pittori come Modigliani, ingegneri come Olivetti, in un’Italia grande esportatrice di cervelli all’estero, ma non di cervelli da friggere con i carciofi, di cervelli pensanti, di geni. Per quanto si possa essere geni, nella moderna società tecnologica. Dove le specializzazioni sono spinte al massimo per creare mostruose macchine pensanti e facenti .

In questa terra gloriosa, dicevo, il MIUR si dovrebbe occupare della scuola, uso il condizionale, ma spero che sia giusto usare il presente “si occupa”. Non ho modo, da comune cittadino, di sapere e controllare cosa faccia il ministero, come passino il tempo i suoi addetti, impiegati, funzionari e dirigenti.

Surfando, surfando.

Ma da utente del web mi capita di vistare siti internet, anche quello del MIUR.

In realtà non è stato un caso, volevo prendere informazioni sugli eventuali adempimenti per l’iscrizione di mio figlio al prossimo anno scolastico. Sono entrato nel sito ed ho selezionato l’area famiglie.

D’altronde sono andato li anche lo scorso anno per l’iscrizione al primo anno, e tutto aveva funzionato bene.

Povera Italia

Che ti trovo?

In primo piano le modalità di iscrizione all’anno scolastico 2017/2018.

Di fine febbraio 2017 l’ultimo articolo informativo pubblicato nella sezione in basso. Tutti glia altri post presenti sono più vecchi, ben più vecchi. Controllate lo screen shot qui spra o andate voi al sito.

Beh, che ancora non ci siano informazioni sul prossimo anno scolastico sembra normale ma che ci siano ancora le istruzioni per quello che oramai volge al termine, e che non ci sia stato altro da comunicare alle famiglie da febbraio scorso, da un anno, non riesco a crederlo.

Sarà un bug, sarà un trojan della Casaleggio & Associati. Non sarà mica che sarebbe ora di mandarli tutti a casa?

A meditare sulla vita.

A studiare.

Giancarlo